Shock anafilattico, infermiera salva centauro
Soccorso provvidenzialmente da una caposala che stava transitando in quel momento. L'uomo è stato poi trasportato in pronto soccorso anche grazie all'ausilio degli agenti della municipale
di Giacomo Niccolini
Stava procedendo in Variante, direzione nord, in sella al suo T-Max, con a bordo la moglie, nella giornata di giovedì 4 agosto, intorno alle 18,30. Un uomo di circa 40 anni è stato sfortunatamente punto all’improvviso da un insetto che lo ha colpito sopra lo zigomo sinistro. Una reazione inaspettata. Il motociclista ha iniziato pericolosamente a sbandare a destra e a sinistra, zigzagando sulla carreggiata. Dopo alcune centinaia di metri è riuscito a frenare accasciandosi sull’asfalto: uno shock anafilattico, a causa della puntura dell’insetto, non lo stava facendo più respirare.
Drammatici i momenti in cui la moglie ha provato a sbracciarsi in Variante per chiedere aiuto mentre il marito era disteso al suolo con la moto sdraiata su di un fianco a pochi metri di distanza.
Per loro fortuna in quel momento stava transitando sulla strada un’infermiera caposala dell’ospedale di Livorno che, alla vista della moglie disperata che si stava sbracciando, ha rallentato fino a fermare la corsa con le quattro frecce. Uscendo dall’abitacolo ha iniziato a prestare i primi soccorsi al motociclista. Nel frattempo è partita la macchina dei soccorsi. In Variante si sono precipitati gli agenti della municipale in moto che hanno fatto strada ad un’ambulanza del 118 i cui soccorritori giunti sul posto hanno poi caricato il motociclista a bordo del mezzo trasportandolo all’ospedale dove è stato preso in cura dai medici di turno. Il centauro, ricoverato per i relativi accertamenti, se la caverà con sette giorni di prognosi.
Visiera ?
Ora si comincia con le cavolate…Auguri al centauro e bravissima la capo sala
Quilivorno è la patria dei benpensanti e dei rispettosi di tutte le regole e consuetudini esistenti al mondo…
essere rispettosi delle regole dovrebbe essere una buona consuetudine ma in questo caso avere il casco aperto è consentito, probabilmente la persona non era consapevole di essere soggetto a questo tipo di problema e non ha sentito il bisogno di dotarsi di casco con visiera (che tra l altro di per se non è sufficiente a garantire protezione dagli insetti)
sarebbe interessante capire come ha agito la caposala!
Perchè ti interessa? Pensi che un’infermiera (visto che la caposala è un’infermiera con incarico di coordinatore) non sia in grado di intervenire in situazioni di soccorso? Ha una formazione teorico pratica universitaria di tre anni ed è capace di conoscere le procedure, malgrado tutti i lacci e lacciuoli giuridici che la legislazione italiana impone alla professione. Legislazione che in paesi civili e sviluppati (anglosassoni, USA, etc) permette l’intervento e la prestazione secondo il rispetto di protocolli standard di intervento,
Complimenti alla collega e auguri di pronta guarigione al motociclista.
ha importanza?
Come lo ha salvato? Aveva con sé l’adrenalina…o come è l’ambulanza era con medico a bordo? Qui si parla di shock a na filatelico e se di qs si tratta solo con adrenalina si salva una persona almeno che…non siamo Gesù ….ma non esageriamo l’importante che l’ambulanza avesse il medico a bordo che solo lui può somministrare farmaci e non l’infermiera sempre che si sia trattato di SHOCK ANAFILATTICO
Appunto….con l’imposizione delle mani fai ben poco!
Povero OPOS…che commenti fuori luogo!
Sono sempre più convinto che anche sulle varianti sia obbligatorio creare corsie preferenziali. Noto ancor oggi alcuni tratti dove è impossibile fermarsi giusto appunto per emergenze di qualsiasi natura.
Buona guarigione al signore.
Complimenti alla caposala ed auguri al centauro. Gli è andata bene,ci poteva morire. Tuttavia Oops non da un indicazione sbagliata. Oltre che per le punture di insetti, il casco integrale protegge il viso dalle strusciate sull’asfalto. Oh..poi ognuno deve fa cosa ni pare…….
Intanto, più che adrenalina, serve il cortisone. Poi, se avesse avuto la visiera, lo avrebbe punto da un altra parte del viso ( ammesso che avesse il casco aperto e non l’integrale). Ma poi che cavolo di commenti fate? Bo, io non lo so…siete messi male ….parecchio. Qui c e’ solo da fare i complimenti all’infermiera e ai soccorsi intervenuti tempestivamente.
Brava l’infermiera ma qualche anno fa io ho avuto la sfortuna di farmi pungere proprio sul gozzo vicino al sottogola nonostante avessi un casco chiuso! Il punto molto delicato è gonfiato ma non ho rischiato nulla perché sapevo di non essere soggetto a shock anafilattico. Forse vale la pena accertarsi se se ne soffre e portarsi dietro una fiala di cortisonici per il caso!
Pardon….chiedo scusa a Laura. Ho sbagliato io, giusto curarlo con l’adrenalina.
Concordo con Laura…sicuramente l’infermiera avrà aiutato il povero motociclista in altro ma buon per lui non era in shock anafilattico…
La prossima volta caro malcapitato,portati dietro l’adrenalina…
Shock anafilattico si intende edema della glottide con difficoltà respiratoria grave che solo con adrenalina si cura ben diversa da una reazione allergica dove serve cortisone ed antistaminico!!!