Con l’auto spaccano il distributore, poi la fuga nella notte
Hanno spaccato l'ingresso principale della stazione di servizio in via Firenze andando a tutta birra in retromarcia con una vecchia Fiat. Uno dei titolari: "E' la terza volta che siamo vittime dei malviventi"
Erano circa le due della notte tra martedì 26 e mercoledì 27 maggio quando suona l’allarme alla centrale operativa del Corpo dei Vigili Giurati di via Varese. Sulla mappa del desk di chi riceve il segnale lampeggia l’indirizzo di via Firenze, distributore di Benzina Tamoil-Caleo. “Abbiamo inviato la nostra pattuglia in men che non si dica – spiegano dal quartier generale dei vigilantes – in circa 4 minuti eravamo lì ma dei malviventi già nessuna traccia”.
Cosa è appena accaduto? I ladri, forse in cerca di denaro contante, hanno utilizzato una vecchia Fiat come ariete per spaccare l’ingresso della pompa di benzina e introdursi all’interno. “Dalle immagini di sicurezza – spiega uno dei soci titolari della stazione di servizio al cronista di QuiLivorno.it intervenuto sul posto – si può vedere chiaramente questa macchina che si porta sul retro della struttura. Viene a tutta birra tre volte a retromarcia contro la porta e spacca l’ingresso secondario. Poi si porta sul davanti e ripete l’operazione. Anche in questo caso viene giù tutta la struttura. Poi entrano dentro e rovistano. Non so se sono riusciti a rubare qualcosa. Hanno cercato soldi in cassa ma noi non lasciamo niente dopo la chiusura proprio per evitare questo tipo di inconvenienti. Adesso, però, dobbiamo leccarci le ferite per il grosso danno subito. Due in particolare i tipi di danni: quello materiale che ammonta circa a diecimila euro tra vetri, infissi e impianti elettrici e quello economico da mancato incasso subito. Per tutta la mattina seguente infatti, a causa dei contatti saltati, è stato impossibile erogare la benzina”.
Non è la prima volta che il distributore Tamoil di via Firenze finisce nel mirino dei ladri. “Questa è la terza volta, per quanto ci riguarda, che siamo vittime di questo tipo di atti vandalici. Il primo fu qualche anno fa, poi recentemente di nuovo stesso copione circa sei mesi fa. E adesso questo”.
Ai titolari non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia e consegnare il materiale della video-sorveglianza ai carabinieri.
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