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Falso allarme bomba: preso il colpevole

Venerdì 23 Agosto 2019 — 13:41

Il responsabile, reo confesso, è un 58enne livornese che ha compiuto il gesto per evitare di versare del denaro di cui, in quel momento, non aveva disponibilità

Nella mattinata di giovedì 22 agosto, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno hanno identificato e denunciato l’autore del falso allarme bomba che, nella mattinata del 7 agosto scorso, ha creato grave allarme sociale in città, oltre a bloccare le attività della filiale della Banca Intesa di via Cairoli ed il traffico della zona.
A seguito dell’allarme, infatti, i carabinieri hanno dovuto procedere ad un’attenta bonifica della struttura e delle aree circostanti, anche attraverso le unità cinofile anti-esplosivo dell’Arma fatte arrivare da Firenze.
Le indagini, avviate già durante le attività di evacuazione e bonifica dell’istituto bancario, si sono sviluppate attraverso una fitta ricerca delle immagini di tutto il centro storico, nonché tramite una serie di accertamenti volti ad individuare il responsabile della telefonata anonima, che aveva segnalato la presenza di un ordigno.
Le attività dei militari sono proseguite senza sosta nei giorni successivi, consentendo di identificare non solo il luogo di partenza della chiamata, una cabina telefonica del centro, ma, successivamente, tutte le persone che nella fascia oraria di interesse l’avevano utilizzata.
Si è proceduto ad un attento studio dei soggetti che frequentano abitualmente la zona in cui l’allarme è stato lanciato.
Ad incastrare un 58enne livornese, autore del falso allarme, sono state le convergenze investigative, che hanno dato un volto al responsabile. Pertanto, nella mattinata del 22 agosto, il presunto autore, che tra le 11:30 e le 12 stava passeggiando proprio nei pressi della banca già colpita, è stato individuato e fermato dai carabinieri che lo hanno avvicinato senza farsi notare, per poi condurlo negli uffici della Compagnia per le formalità di rito. In questa sede l’uomo ha confessato di essere stato l’autore del gesto fatto, a suo dire, per evitare di dover versare del denaro di cui in quel frangente non aveva disponibilità.
L’autore è stato denunciato alla procura della Repubblica di Livorno per i reati di “Procurato allarme presso l’Autorità” e “Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità”.

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