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Finanza: conto cifrato in Svizzera, coniugi sanzionati

Giovedì 8 Luglio 2021 — 11:53

Le Fiamme Gialle hanno rilevato anomalie nei movimenti bancari da e verso l’estero dei coniugi

A scoprire marito e moglie, come si legge in un comunicato delle Fiamme Gialle del 8 luglio, è stata la dichiarazione di emersione di un imprenditore livornese che ha messo in luce la posizione non regolare di un 86enne da cui le Fiamme Gialle hanno rilevato ulteriori anomalie nei movimenti bancari da e verso l’estero dei coniugi che non avevano aderito alla voluntary disclosure. Ai finanzieri è apparso strano un bonifico di 20.000 euro effettuato dall’86enne da un conto lussemburghese a un conto cifrato svizzero. L’uomo, si legge nel comunicato, ha asserito di aver ricevuto del denaro contante in Italia da una persona di cui non ricordava l’identità, soldi poi trasferiti, con bonifico bancario estero su estero, su un conto elvetico, stavolta “cifrato”, con un nome in codice. Per il tramite del II Reparto del Comando Generale del Corpo è stata poi avanzata richiesta di cooperazione internazionale all’organo collaterale, in base alla Convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra Italia e Svizzera: effettivamente, i coniugi erano titolari di disponibilità finanziarie in una banca di Lugano, con conto acceso in forma anonima sotto quel nome in codice. È stato quindi accertato che i fondi detenuti in Svizzera dai coniugi livornesi erano stati ulteriormente trasferiti su un altro conto estero loro intestato, acceso in una banca in Tunisia, dove – a loro dire – avevano intenzione di finanziare una società.
Ai sensi del decreto antiriciclaggio è stata comminata una sanzione amministrativa (da 2 a 8 mila euro) in capo alla coppia per non aver osservato la disposizione che vieta l’utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia aperti presso Stati esteri. In un’ottica di trasversalità delle indagini, la condotta ha avuto anche riflessi tributari con la constatazione di redditi non dichiarati al fisco italiano per circa 60.000 euro (di cui 52.597 € quali redditi diversi derivanti da presunti introiti sottratti a tassazione nonché ulteriori 6.981 € quali redditi di capitale soggetti a tassazione sostitutiva scaturenti dagli investimenti in titoli esteri), tutti segnalati all’Agenzia delle entrate di Livorno.

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