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Finge di essere stato rapito e chiede i soldi del riscatto alla madre: in tre nei guai

Giovedì 20 Luglio 2017 — 12:49

Ha finto di essere stato rapito e ha chiesto i soldi alla madre per il riscatto. In realtà quei soldi servivano per la droga e alla fine è stato scoperto e denunciato per estorsione e simulazione di reato

Ha finto di essere stato rapito e ha chiesto i soldi alla madre per il riscatto. In realtà quei soldi servivano per la droga e alla fine è stato scoperto e denunciato per estorsione e simulazione di reato. Protagonisti di questa insolita vicenda – illustrata il 20 luglio nel corso di una conferenza stampa in questura dal capo della squadra mobile Salvatore Blasco – sono un uomo del ’73, un trans brasiliano del 93 (denunciato anche lui per estorsione e simulazione di reato) e un pakistano dell’84 (denunciato per favoreggiamento). Il tutto parte dalla denuncia della madre del 44enne, avvenuta nel pomeriggio del 19 luglio, la quale ha raccontato che qualcuno ha sequestrato suo figlio e che, con accento siciliano, tramite telefonate, chiede il pagamento di un riscatto. In caso contrario verrà tagliato un orecchio al rapito. Ai poliziotti la questione è parsa subito poco chiara visto che la cifra chiesta per il riscatto era soltanto di 1000 euro. Tuttavia vista la situazione è stato avvisato il pm di turno del Dda di Firenze e il telefono della donna è stato posto sotto intercettazione. In una di queste, i malviventi hanno chiesto che i soldi fossero messi su una postepay. In sottofondo si sentiva il figlio della donna chiedere disperatamente aiuto. Alla fine, la “trattativa” si è conclusa con l’abbassamento della richiesta del riscatto da 1000 a 500 euro con i soldi che dovevano essere consegnati ad un kebabbaro di Torre del Lago. Ovviamente le pattuglie della polizia si sono portate immediatamente sul luogo e la donna si è presentata per lasciare i soldi (rigorosamente falsi). Poco dopo ecco l’amara scoperta. A farsi consegnare il “malloppo” dal pakistano che gestiva il locale sono stati proprio il figlio della donna insieme al trans brasiliano che in precedenza era stato visto stazionare nelle vicinanze del kebabbaro. A quel punto sono intervenuti gli agenti che hanno fermato i malviventi. Al termine delle operazioni si è scoperto che la voce delle telefonate era quella del figlio che fingeva un accento siciliano mentre la madre ha raccontato che nel corso degli anni è stata vittima di raggiri del genere per una cifra intorno ai 30 mila euro.

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