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Indagine lampo: ritrovati 72mila euro in contanti e 50mila in refurtiva varia

Martedì 6 Aprile 2021 — 13:05

Una vera indagine lampo quella coordinata dalla procura della Repubblica ed eseguita dai carabinieri. Infatti, appena lo scorso 30 marzo era stata presentata  alla stazione carabinieri di Livorno Centro una denuncia per un furto subito nel pomeriggio del 28

La perquisizione nei confronti di una donna di 43 anni è stata eseguita a Prato ed ha consentito di rinvenire 72mila euro circa in contanti e merce, verosimilmente oggetto di furto, per un ammontare complessivo di almeno 50mila euro (oltre 250 oggetti sequestrati)

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla procura della Repubblica di Livorno nei confronti di una donna, 43enne, di etnia sinti, indagata per i reati di furto e ricettazione.

La perquisizione è stata eseguita a Prato ed ha consentito di rinvenire 72mila euro circa in contanti e merce, verosimilmente oggetto di furto, per un ammontare complessivo di almeno 50mila euro (oltre 250 oggetti sequestrati).

Una vera indagine lampo quella coordinata dalla procura della Repubblica ed eseguita dai carabinieri. Infatti, appena lo scorso 30 marzo era stata presentata  alla stazione carabinieri di Livorno Centro una denuncia per un furto subito nel pomeriggio del 28 all’interno di un negozio di abbigliamento cittadino.

Il giorno successivo, i carabinieri della Sezione Operativa, hanno acquisito i video dei sistemi di videosorveglianza interna del negozio ed hanno individuato una coppia, composta da una donna e un ragazzo. Durante la prova di alcuni capi di abbigliamento, la donna se ne è appropriata, occultandoli sotto la gonna indossata mentre il ragazzo era di fatto il suo “palo”.
La donna e il ragazzo hanno fotografato, col proprio cellulare, la merce da asportare, come se avessero l’intento di proporre quanto dovevano rubare ad altri.
I successivi accertamenti, tramite vari sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di individuare i due autori dei furti mentre la refurtiva veniva depositata nel cofano della loro auto.

L’incrocio dei dati investigativi raccolti dai militari dell’Arma ha consentito di identificare l’autrice del furto, già nota alle forze dell’ordine, riuscendo a rintracciare il suo domicilio.
I dati emersi sono stati tempestivamente inoltrati con richiesta di decreto di perquisizione alla procura della Repubblica di Livorno che, assunto il coordinamento delle indagini, ha accolto le ipotesi dei carabinieri, emettendo il decreto volto alla ricerca della refurtiva.

Nel corso della perquisizione, avvenuta all’interno dell’abitazione della donna e di un container nella sua disponibilità, è stato rinvenuto il seguente materiale oggetto di sequestro: circa 260 capi di abbigliamento e oggettistica griffati, per un valore di 50.000 euro circa; 4 televisori di diverse dimensioni per un valore complessivo di euro 4.000 circa; 72.050 euro in banconote di vario taglio.
Il materiale rubato nel negozio di Livorno è stato rinvenuto e riconosciuto immediatamente dal denunciante, per una successiva restituzione. I restanti materiali saranno oggetto di ulteriore accertamento da parte dei carabinieri al fine di individuarne l’effettiva provenienza.

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