Lite in via del Giglio, denunciato e poi portato in carcere un giovane che ha tentato di aggredire i carabinieri
La sera precedente il 26enne era stato denunciato sempre dai carabinieri di Livorno per evasione
Continua l’intensa attività dei carabinieri della Compagnia di Livorno nel centro città, in linea con il potenziamento della proiezione esterna disposto dal Comando Provinciale. Nella giornata del 5 luglio, in via del Giglio, zona piazza Cavallotti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti a seguito di una segnalazione pervenuta alla centrale operativa dell’Arma da alcuni cittadini presenti di una lite accesa fra più persone, alcuni di nazionalità straniera. La pattuglia in servizio di pronto intervento ha raggiunto in poco tempo il luogo indicato dove ha sorpreso un 26enne, già gravato da diversi pregiudizi di polizia, che in evidente stato di alterazione si era nel frattempo introdotto furtivamente dentro un esercizio commerciale in zona. Come si legge in un comunicato inviato il 6 luglio dall’Arma, all’arrivo dei militari ha opposto da subito un atteggiamento ostile, rifiutando di farsi indentificare e costringendoli a ricorrere anche all’intervento del personale medico del 118. Si è scagliato contro i carabinieri ingiuriandoli ripetutamente con frasi oltraggiose e cercando di colpire con aggressività la vettura di servizio. Con non poche difficoltà l’uomo è stato poi trasportato al pronto soccorso sotto l’attenta vigilanza dei carabinieri, dove il personale medico ha ulteriormente accertato lo stato di alterazione, dovuto a probabile assunzione di sostanze psicotrope. Qui hanno poi provveduto a somministrargli delle cure per calmarlo. Peraltro, il giovane, la sera precedente, 4 luglio, era stato denunciato sempre dai carabinieri per evasione avendo disatteso la restrizione domiciliare cui era sottoposto. Al termine dell’operazione il 26enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nelle fasi successive è intervenuto anche un equipaggio della Stazione Carabinieri di Livorno Porto che si è occupata della sua traduzione presso il carcere di Livorno.
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