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Maltratta la coniuge davanti ai figli: divieto di avvicinamento per un 38enne

Venerdì 17 Maggio 2019 — 12:12

Aggressioni verbali, schiaffi e pugni, la distruzione dei mobili di casa: per l'uomo misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi frequentati. Indagini della squadra mobile dopo la segnalazione dei Servizi Sociali

La squadra mobile ha dato esecuzione alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona e ai luoghi da essa frequentati nei confronti di un italiano di 38 anni, resosi responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti della coniuge, con l’aggravante di aver agito innanzi ai figli minori di quattordici anni della coppia.
La segnalazione era partita dai Servizi Sociali, su input della direzione didattica della scuola di uno dei due fratellini, dopo alcune confidenze e comportamenti anomali del bambino. Il Tribunale per i Minorenni di Firenze aveva pertanto attivato una indagine socio-familiare che aveva portato successivamente ad indagare in stato di libertà l’uomo per i reati di maltrattamenti in famiglia. Gli esiti delle delicate indagini, come riporta un comunicato diffuso dalla questura il 17 maggio, hanno permesso di delineare un quadro familiare drammatico e violento. Oggetto delle ire dell’uomo, spesso sotto l’effetto di sostanze alcooliche,  era quotidianamente la moglie, picchiata e perseguitata anche sul luogo di lavoro. La donna era costretta a subire continue aggressioni fisiche con schiaffi, pugni calci, oltre che subire la distruzione del mobilio e delle suppellettili di casa. Il 38enne la costringeva inoltre a subire aggressioni verbali, oltre che opprimenti sopraffazioni morali, portandola in una costante condizione di ansia, paura e soggezione sia fisica che morale, impedendole di frequentare le proprie amicizie ed i propri familiari.
Tale situazione, protrattasi sin dal 2015, ha portato la vittima, nei primi mesi del 2019, ad allontanarsi dall’abitazione coniugale con i figli durante l’assenza del marito, trovando rifugio dai genitori, i quali, a loro volta, sono stati fatti ulteriori oggetto di aggressioni fisiche e minacce, nonostante le loro precarie condizioni di salute. Con la misura cautelare a cui è stato sottoposto a partire dal 17 maggio, l’uomo si legge nella nota ha “il divieto di protrarre le condotte minacciose, lesive, offensive, denigranti e diffamatorie nei confronti della parte offesa, deve attenersi scrupolosamente alle prescrizioni impostegli quali il divieto di avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla donna e dai suoi parenti e congiunti, mantenendo una apprezzabile distanza da essi e comunque non inferiore a 300 metri, evitando in ogni caso incontri anche fortuiti con essa, oltre al divieto di comunicare con la donna con qualsiasi mezzo”.

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