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Marmugi a tu per tu con due pitbull: “Così mi sono salvato”

Domenica 11 Novembre 2018 — 09:27

Il racconto dell'attore e comico livornese: "Ho avuto fortuna. Mi sono salvato restando fermo. Ho visto la morte in faccia. Il primo mi è arrivato addosso a 80 all'ora: una botta pazzesca"

“Tutto sarà durato un minuto e mezzo circa. E’ stato un miracolo. Ad oggi posso dire che è stata l’esperienza più brutta della mia vita”. Claudio Marmugi si trovava a Milano per collaborare alla realizzazione di un grande evento chiamato 9Muse. Tra l’albergo, dove ha alloggiato per tre giorni, e il teatro Manzoni (nella foto il selfie di Marmugi davanti al teatro) c’è il parco pubblico “Indro Montanelli” che l’attore e comico livornese ha scelto di percorrere per arrivare al teatro poco distante. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente l’11 novembre mattina, in viaggio verso Livorno, per raccontarci meglio il post Fb con cui ha reso nota la disavventura. L’8 e il 9 mattina tutto bene. Il 10 novembre, intorno alle 8, giorno dello spettacolo, girato l’angolo del planetario che si trova all’interno del parco…: “Pensavo mi stessero scippando lo zaino che conteneva il pc. E’ stata questa la sensazione in seguito alla botta che mi è arrivata da dietro. Mi hanno detto che mi sono salvato perché non li ho mai guardati negli occhi”. Tra l’altro Claudio, manco a dirlo ironia della sorte, sabato mattina aveva sbagliato strada font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; -webkit-text-stroke-width: 0px; white-space: normal; word-spacing: 0px;”>. I pitbull erano due. Il primo gli ha colpito la gamba ma senza mordere. “Una botta pazzesca. E’ arrivato a 80 all’ora”. Poi è arrivato il secondo: “Meno aggressivo: abbaiava e basta, ma di brutto. Sembravano cercare un pretesto per attaccare. Io fermo. Mi si sono arrampicati a due zampe addosso per abbaiarmi ma io non li ho guardati”. Nel frattempo è arrivato il padrone che ha cercato di portare via il primo. “Io ho iniziato a muovermi. Il secondo pitbull però non sapeva che fare, mi ha seguito. Per diversi metri. Il padrone, un ragazzino con il quale in quel momento credetemi non sono riuscito neanche ad arrabbiarmici più di tanto, lo chiamava ma l’altro non lo poteva lasciare. Io mi sono allontanato. L’altro è rimasto lì. Io son sicuro che se ci fossero state le mia bimbe ci sarebbe scappato il morto. Ho visto la morte in faccia e aveva la faccia del pitbull”.
Lo spettacolo, il 10 novembre, iniziava alle 10 ma Claudio in stato confusionale, ma per fortuna illeso, ha chiamato i colleghi dicendo loro che sarebbe arrivato una mezz’oretta più tardi. “Spero che quanto capitato possa essere da esempio, cioè possa far riflettere sul fatto che non è vero che certe cose capitano “agli altri”. Può succedere a tutti una cosa così. E a chi non è capitato di pensare: se lo incontro io un pitbull in qualche modo mi libero. Anch’io pensavo la stessa cosa fino a poche ore fa. E invece non è così. Ho avuto fortuna. Mi sono salvato restando fermo. Immobile”.

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