Maxi evasione sul carburante: blitz ad un distributore
Guardia di finanza e procura interrompono una frode da circa mezzo milione di euro
Le Fiamme Gialle della 1ª Compagnia di Livorno, dopo una serie di verifiche fiscali e indagini coordinate dalla procura della Repubblica, hanno scoperto che un distributore di carburante, tra il 2013 e il 2016, ha emesso fatture simulando cessioni di benzina e gasolio mai avvenute e, come si legge in un comunicato stampa diffuso dalla finanza il 14 maggio, per importi rilevanti: 438 mila euro il valore delle fatture per operazioni inesistenti, 115 mila euro quello della corrispondente Iva “inventata”.
Documenti falsi per la frode di una cooperativa – Le fatture false venivano utilizzate da una cooperativa portuale nei confronti del cui amministratore, un 50enne livornese, guardia di finanza e Gip di Livorno erano già intervenuti con il sequestro – reso noto lo scorso 15 aprile – di denaro e conti correnti per 415 mila euro.
Oltre 500 mila euro il “recupero” da evasione fiscale – Gli accertamenti hanno permesso così di quantificare in capo al gestore del distributore di carburanti ricavi non dichiarati per 759 mila euro e il mancato versamento nelle casse erariali di 214 mila euro di Iva e di 300 mila euro di imposte sui redditi, per un “recupero” di evasione di oltre 500 mila euro.
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