Molestie a due ragazze di 16 e 17 anni sull’autobus, arrestato
Le vittime sono due studentesse di due scuole superiori e i fatti sarebbero avvenuti durante il percorso dall’abitazione all'istituto scolastico frequentato. Ritenendo "sussistente e fondato" il pericolo di reiterazione del reato è stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'applicazione del dispositivo per il controllo elettronico. L'Arma ringrazia Autolinee Toscane per la collaborazione
in fondo all’articolo l’intervista al comandante della Compagnia Carabinieri di Livorno
maggiore Ugo Chiosi
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un uomo di poco oltre la settantina, già gravato da precedenti specifici, gravemente indiziato di aver molestato due giovani di 16 e 17 anni sull’autobus. Il primo episodio risale alla primavera 2024 quando una ragazza accompagnata dai genitori ha presentato denuncia in caserma per aver subito delle molestie sulla tratta che collega l’abitazione all’istituto scolastico frequentato. L’uomo, si legge nel comunicato stampa del 13 febbraio, si sarebbe più volte posizionato dietro di lei toccandola in parti intime. A seguito di accertamenti è stato identificato e denunciato per violenza sessuale. Il secondo episodio risale a gennaio 2025 quando è stata presentata la denuncia da parte di un’altra giovane. Le successive indagini hanno appurato la compatibilità delle due vicende e che si trattava della stessa persona. Alla luce quindi degli elementi indiziari emersi a seguito delle indagini avviate dopo che le parti offese hanno presentato la denuncia, la Procura della Repubblica ha avanzato al giudice per le indagini preliminari (Gip) la richiesta di emissione di un provvedimento più restrittivo. Il Gip, prosegue la nota stampa, concordando con le risultanze investigative e ritenendo sussistente e fondato il pericolo di reiterazione del reato ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione con l’applicazione del dispositivo per il controllo elettronico. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, le stesse sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento (indagini preliminari) sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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