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Nascondeva 6 chili di hashish sotto al cofano: arrestato

Giovedì 16 Febbraio 2023 — 16:52

Nelle immagini fornite dalla Questura si notano i 30 "cilindri" di hashish e il vano motore dell'autovettura all'interno del quale erano nascosti

Lo straniero è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giudice ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con installazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”

Nella nottata del 14 febbraio, durante un servizio dei “Falchi” della Squadra Mobile, i poliziotti hanno controllato un giovane extracomunitario mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi di un’autovettura in sosta nel parcheggio di una piscina ubicata nella zona nord della città.

L’uomo, noto ai poliziotti per i suoi precedenti di polizia anche in materia di reati contro il patrimonio – e che nel settembre scorso aveva denunciato di essere stato inseguito da un’auto da cui erano stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco diretti nei suoi confronti, mentre era alla guida della sua autovettura, il cui lunotto posteriore era stato danneggiato – si è mostrato in evidente stato di agitazione.

Sottoposto al controllo di Polizia, è stato trovato in possesso di una chiave riconducibile proprio all’autovettura. Una volta aperta la portiera, i poliziotti sentivano subito un forte odore di sostanza stupefacente provenire dal gruppo di ventilazione del cruscotto, pertanto procedevano all’immediata perquisizione del mezzo, che dava esito positivo, in quanto sono stati trovati, occultati nel vano motore (sotto la griglia dove sono presenti i tergicristalli), confezionati e già pronti per essere immessi sul mercato, ben 6 kg di hashish (divisi in 30 “cilindri” col marchio impresso sul cellophane) ed un etto di cocaina (in una busta trasparente).

Lo straniero arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, come disposto dal pubblico ministero di turno, è stato accompagnato in carcere alle Sughere in attesa dell’udienza di convalida, all’esito della quale, nella mattinata odierna, il Giudice disponeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con installazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”.

Proseguiranno senza tregua i servizi sul territorio finalizzati a prevenire e reprimere ogni forma di criminalità diffusa, che hanno permesso, tra l’altro, nei mesi scorsi, di raccogliere importanti elementi utili alle indagini, che hanno poi consentito di indagare alcuni soggetti – anche minorenni – in relazione a furti con “spaccate” in danno di esercizi commerciali e strutture pubbliche livornesi.

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