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Pesca, maxi-blitz: 90mila euro di multe

Mercoledì 25 Ottobre 2017 — 12:52

Oltre una tonnellata di prodotti sequestrati e ben 65 illeciti riscontrati. Controlli anche sulla tracciabilità del pesce

Ben 360 controlli mirati, 65 illeciti riscontrati, sequestrati oltre una tonnellata di prodotti e 50 attrezzi da pesca, per un totale di 90.000 euro di sanzioni amministrative. Sono i numeri più importanti che sintetizzano un’intensa attività ispettiva sulla filiera della pesca, concentratasi negli ultimi giorni e condotta dalla guardia costiera in tutta la Toscana.
“Nettuno”, è il nome dato all’operazione finalizzata alla salvaguardia delle risorse ittiche e dell’ecosistema ambientale marino, coordinata dal Secondo Centro di Controllo Area Pesca della Direzione marittima di Livorno.
Personale e mezzi sono stati impiegati, sia in mare, a bordo delle motovedette che hanno solcato le acque dell’arcipelago per la repressione degli illeciti in materia di pesca professionale e sportiva, sia a terra, dove sono state passate al setaccio le attività di commercializzazione del pescato sotto le varie forme: ingrosso, dettaglio, piccola e grande distribuzione, somministrazione, anche a tutela del consumatore.
L’area interessata dai controlli ha riguardato le provincie di Livorno, Elba compresa, Pisa, Lucca, Pistoia, Massa e Carrara, Prato, Siena e Grosseto.
Tra gli illeciti riscontrati, soprattutto violazioni riguardanti l’etichettatura dei prodotti esposti sui banchi al consumatore, risultate in alcuni casi del tutto assenti, ma anche assenza di documentazione di tracciabilità del pescato, da parte di alcuni operatori nei vari anelli della catena commerciale che non hanno saputo garantire l’esatta provenienza della merce tenuta sul banco o nelle celle.
Altri fatti illeciti sono stati scoperti dagli ispettori della guardia costiera riguardanti di prodotti ittici sotto misura, mentre sanzioni sono state comminate per la detenzione di merce scaduta o in cattivo stato di conservazione.
Sanzioni anche per comandanti di pescherecci ed armatori che non hanno correttamente, e in alcuni casi mai, compilato il giornale di bordo per la registrazione obbligatoria delle catture sbarcate, oppure hanno imbarcato personale marittimo senza regolare contratto. Pesca con reti in zone vietate e alcuni illeciti in materia di pesca sportiva e subacquea, completano il panorama delle violazioni riscontrate dalla Guardia costiera durante l’operazione.

Le attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di pesca continueranno anche nei prossimi giorni per la tutela delle risorse del mare e della sicurezza del consumatore, intensificandosi con l’imminenza del periodo delle festività natalizie, quando il consumo dei prodotti della pesca, e conseguentemente il rischio della commissione di illeciti, aumenta sensibilmente.
Si ricorda l’importanza del numero per le emergenze in mare 1530, attivo 24 ore su
24, per 365 giorni l’anno, su tutto il territorio nazionale, per richiedere l’intervento immediato della Capitaneria di porto più vicina

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