Picchiava la moglie davanti ai figli: intervengono polizia e tribunale
Intense indagini da parte della squadra mobile di Livorno che hanno portato il giudice ad emanare un'ordinanza di allontanamento da parte del marito violento
La polizia ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza con cui il Gip del tribunale di Livorno, a seguito delle indagini compiute dalla squadra mobile e coordinate dal sostituto procuratore Massimo Mannucci, ha disposto nei confronti di un cittadino peruviano di 25 anni residente a Livorno, l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento e di comunicazione nei confronti della moglie convivente, oltre all’obbligo di mantenere lei ed il figlio con un assegno mensile.
La sezione che si occupa dei reati di “maltrattamento in famiglia e stalking” della squadra mobile, a seguito della presentazione di denuncia da parte della donna maltrattata, è riuscita ad acquisire importanti e sicuri elementi probatori che hanno convinto il pubblico ministero a richiedere al Gip un’idonea misura cautelare utile a far cessare lo stato di violenza fisica e psichica a cui era sottoposta la signora.
Era dal 2017 che la donna subiva percosse, minacce e lesioni in numerose occasioni, sino a che, nel mese di febbraio di quest’anno, a seguito dell’ennesimo episodio di percosse, in cui era intervenuto un equipaggio delle volanti, aveva finalmente deciso di presentare denuncia. Infatti, successivamente la donna riferì ai poliziotti che i comportamenti violenti dell’uomo erano tutt’altro che occasionali e sporadici, in quanto verificatisi a partire già dal luglio 2017 con episodi di calci, pugni e schiaffi. Inoltre, la donna ha raccontato che il marito non risparmiava tali scene violente davanti al loro figli, aggiungendo che veniva spesso minacciata di essere buttata fuori di casa e allontanata dal minore. Le dichiarazioni della donna hanno peraltro trovato riscontro nei referti medici del pronto soccorso. Da qui l’emissione da parte del Gip Sacquegna della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, in quanto ancora regolarmente coniugato e convivente con la parte offesa, nonché il conseguente divieto di avvicinamento sia alla moglie che agli altri familiari, oltre che il divieto di comunicare con la stessa e i suoi familiari sia per telefono che con internet o con qualsiasi altro mezzo.
Laddove il soggetto non ottempererà, la legge permetterà ai poliziotti di provvedere con l’arresto in flagranza e con la richiesta di aggravamento della pena in carcere.
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