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Porto, sequestrate 8 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi

Sabato 20 Maggio 2023 — 08:18

Il carico era costituito da 49 motocicli diretti in Senegal non più marcianti ancora completi di freni, dischi, sospensioni, ammortizzatori e telai. La normativa consente il commercio delle parti che attengono alla sicurezza dei mezzi attraverso soggetti iscritti alle imprese esercenti attività di autoriparazione. L’esportatore, titolare di partita Iva nell’ambito del commercio di autovetture e simili, è stato denunciato

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) di Livorno unitamente ai carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica – Nucleo Operativo Ecologico di Grosseto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno, a seguito di un’approfondita analisi documentale e della verifica di un carico destinato in Senegal, hanno sottoposto a sequestro un carico di circa 8 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi classificati EER 160104*. Come si legge in un comunicato stampa del 20 maggio il carico, dichiarato “motori scooter, accessori e parti di ricambio”, era in realtà costituito da 49 motocicli, evidentemente fuori uso in quanto non più marcianti; tant’è vero che venivano rinvenuti privi degli avantreni, asportati con taglio netto e accatastati all’interno del container. I motocicli in questione, tutti provenienti dal circuito della rottamazione, risultavano ancora completi di tutte le parti, comprese quelle attinenti alla sicurezza dei mezzi quali freni, dischi, sospensioni, ammortizzatori e telai. A tal proposito, prosegue la nota stampa, la normativa di riferimento per la rottamazione dei veicoli fuori uso (D.lgs. 209/2003), consente il commercio delle parti che attengono alla sicurezza dei veicoli unicamente attraverso soggetti iscritti alle imprese esercenti attività di autoriparazione. L’esportatore, denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi, in violazione dell’art. 259 co.1 del D.Lgs 152/2006 (Testo Unico Ambientale), è risultato essere un cittadino titolare di partita Iva nell’ambito del commercio di autovetture e simili. Il sequestro e le indagini tutt’ora in corso, in stretta sinergia operativa tra N.O.E. Carabinieri, ADM e Procura della Repubblica di Livorno, sono tese a individuare ulteriori coinvolgimenti di altri soggetti nella vicenda.

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