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Rapina in Borgo San Jacopo, arrestati due uomini

Domenica 4 Dicembre 2022 — 12:10

Arrestati dai carabinieri due uomini di origini campane di 30 e 28 anni. I due si sarebbero finti venditori ambulanti di frutta e verdura aggirandosi a bordo di un furgone per le vie di Livorno alla ricerca di vittime. In questo caso la vittima è salita sul furgone tentando di spegnerlo prendendo le chiavi dal quadro: 7 giorni di prognosi

Su ordine della Procura i Carabinieri della Compagnia di Livorno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale su richiesta del pm che ha coordinato le indagini, a carico di due uomini di origini campane di 30 e 28 anni gravemente indiziati di aver rapinato un anziano per strada in Borgo San Jacopo il 10 ottobre. I due, secondo la ricostruzione dell’Arma che si legge in un comunicato stampa del 4 dicembre, si sarebbero finti venditori ambulanti di frutta e verdura aggirandosi a bordo di un furgone per le vie di Livorno alla ricerca di vittime. E’ così che avrebbero adescato un anziano, ottantatreenne, che stava rincasando, con la scusa di vendergli una cassetta di frutta per 10 euro. Avrebbero fatto in modo che l’anziano prendesse il portafogli per pagarli e a quel punto glielo avrebbero strappato dalle mani risalendo sul furgone: all’interno c’erano oltre 500 euro. La vittima, però, non si è data per vinta, ha cercato di reagire salendo anche lui sul furgone e tentando di spegnerlo prendendo le chiavi dal quadro ma i due avrebbero reagito violentemente spingendolo fuori dal mezzo già in corsa facendolo così rovinare in terra. Non gravi per fortuna le conseguenze, l’anziano è stato subito soccorso da alcuni passanti e portato in pronto soccorso dove è stato dimesso con sette giorni di prognosi. L’indagine dei carabinieri, partita immediatamente, ha permesso grazie all’analisi delle telecamere della zona, ma anche alle particolareggiate testimonianze di persone che avevano assistito all’accaduto, di identificare il furgone e seguire il suo percorso dopo il reato. Sono poi stati individuati i responsabili che infine sono stati arrestati dai Carabinieri uno a Follonica e uno a Caivano in provincia di Napoli e che attualmente sono in carcere.

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