Rapina in un negozio, arrestato 29enne dalla squadra mobile
La Squadra Mobile ha arrestato un 29enne livornese che con una pistola scacciacani ha intimato alla commerciante di consegnargli i soldi per poi afferrarle il telefono e darsi alla fuga
Su ordine della Procura di Livorno, che ha diretto le indagini, i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato il 22 luglio un 29enne livornese in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip al Tribunale di Livorno che lo ritiene gravemente indiziato di aver commesso la rapina a mano armata del 24 maggio 2022 ad un negozio di frutta e verdura di via Garibaldi. Come ricostruito in un comunicato del 22 luglio il delitto era stato perpetrato nel tardo pomeriggio quando la titolare, che aveva al seguito il proprio figlio piccolo di neanche 10 anni, mentre era intenta a sistemare la frutta all’esterno, ha notato un giovane che, dopo aver fatto un paio di volte avanti e indietro nei pressi dell’ingresso, è entrato nel negozio. Il 29enne dopo aver chiesto informazioni sulla merce si è poi diretto velocemente verso il bancone posizionandosi vicino alla commerciante al punto da farle sentire la presenza di una pistola infilata nella cintola dei pantaloni. La donna istintivamente si è voltata notando l’arma e a quel punto il giovane le ha intimato di dargli subito i soldi. Accortosi che la donna aveva lanciato uno sguardo d’intesa verso il figlio affinché uscisse a chiedere aiuto, il malvivente – nel timore che il bambino potesse attirare l’attenzione di altre persone – ha afferrato il telefono della vittima dandosi alla fuga. La vittima, si legge ancora nel comunicato, ha sottolineato agli agenti la determinazione e la fermezza del rapinatore che aveva ingenerato in lei grave timore per la propria incolumità e soprattutto per quella di suo figlio. La profonda conoscenza del tessuto criminale ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile di Livorno di focalizzare subito le attenzioni sul 29enne livornese a carico del quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza. L’arma, rivelatasi essere una pistola scacciacani, è stata recuperata. Il rapinatore l’aveva abbandonata nel corso della fuga in una stradina vicina al negozio. Alla luce del grave quadro indiziario raccolto, conclude la nota stampa, e del concreto pericolo di recidiva – considerato che l’indagato ha numerosi e recentissimi procedimenti pendenti per reati della medesima indole, inoltre è disoccupato e tossicodipendente, elementi che fanno ritenere che viva proprio dei proventi dell’attività criminosa – il gip, accogliendo integralmente la richiesta del pm, ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’indagato che è stato condotto alle Sughere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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