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Retata antidroga: in 7 finiscono in carcere. Ecco dove spacciavano: le vie e le piazze

Giovedì 26 Aprile 2018 — 09:38

Ecco le zone dello spaccio cittadino. Ben 720 cessioni di droga monitorate in un anno e 15 perquisizioni effettuate nel corso delle operazioni dei finanzieri. Ventotto le persone indagate

Già nelle prime ore del mattino di giovedì 26 aprile circa 40 finanzieri del comando Provinciale di Livorno, con la collaborazione di unità cinofile, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Gip Antonio Del Forno, di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette persone di nazionalità tunisina, età compresa tra i 26 ed i 50 anni, per traffico di sostanze stupefacenti. Nell’ambito dell’operazione, diretta dalla procura della Repubblica di Livorno (sostituto procuratore Sabrina Carmazzi) e denominata “Piazza Pulita”, è stato inoltre eseguito l’arresto in flagranza di reato di 12 persone, sempre per spaccio di droga, e il sequestro di: oltre 5 chili di sostanze stupefacenti (principalmente hashish, eroina, cocaina e marijuana), contante per oltre 15.000 eurodue auto utilizzate per l’attività illecita e diciotto bilancini di precisione. Il tutto nel corso di 12 mesi circa di indagine. L’operazione, nata nel marzo del 2017 a seguito di un modesto sequestro di sostanza stupefacente, ha consentito di intercettare e scardinare una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti in centro. Tra le aree maggiormente monitorate dalla finanza si segnalano quelle limitrofe a piazza Garibaldi, anche in risposta alle esigenze di legalità e sicurezza espresse dai residenti, piazza della Repubblica, piazza XX Settembre e piazza Cavour, piazza Attias, via Micali, piazza Mazzini, via Gramsci, via Catalani, via Garibaldi, via Nino Bixio e via Cesare Battisti. Proprio dall’intensificata attività di perlustrazione e controllo del territorio è emerso il ripetuto e costante approvvigionamento di droga da parte di una “clientela” proveniente anche da diverse province della Toscana e non solo livornese.

Significativo il profilo criminale dei soggetti (tutti di nazionalità tunisina) destinatari di misura cautelare: trattasi di A.K. (26enne), A.Y. (26enne), A.S. (50enne), B.S. (47enne), B.H.A.W.B.B. (40enne), B.S.F.H. (44enne) e B.S.T.T. (49enne), con precedenti specifici per spaccio di stupefacenti (alcuni dei quali erano stati in passato già arrestati) nonché per reati contro il patrimonio. Gli spacciatori, sui cui rifornitori è già in corso un’indagine, erano tutti residenti nella città di Livorno tra Scopaia, Garibaldi e S. Jacopo. Nel corso di un anno sono state monitorate circa 720 cessioni di dosi destinate al consumo personale (circa due al giorno) che hanno permesso agli spacciatori di introitare proventi illeciti per circa 200.000 euro. Monitorate, spiegano le Fiamme Gialle, si intende tracciate tramite intercettazione telefonica o documentate tramite pedinamenti e appostamenti.

Denunciati, complessivamente, nel corso dell’operazione ben 28 soggetti di varie nazionalità (tredici italiani, dieci tunisini, due albanesi, due nigeriani ed un domenicano) che operavano, solitamente, tra il tardo pomeriggio e le prime ore della notte, principalmente nella città labronica. Nel contempo sono state segnalate all’autorità prefettizia 12 persone (dell’età mediamente tra i 25 ed i 40 anni) quali consumatori delle droghe. Le successive investigazioni hanno consentito, anche tramite numerosi servizi di osservazione e pedinamento, di rilevare le modalità di occultamento della droga e i vari passaggi tra gli spacciatori e tra questi e i propri clienti. Disposte anche quindici perquisizioni nelle province di Livorno, Pisa e Bologna, nei luoghi riconducibili agli arrestati, nonché ad altri 11 soggetti coinvolti nei medesimi traffici.
Le operazioni di polizia giudiziaria, condotte anche con il supporto di militari della tenenza di Molinella (BO) e della compagnia di San Miniato (PI), sono state finalizzate all’acquisizione di ulteriori fonti di prova.

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