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Sale sul tetto del Security Check Point in porto, fermato con il taser e denunciato

Giovedì 9 Marzo 2023 — 20:40

Nella foto i momenti concitati intorno al Security Check Point in porto

L'uomo ha divelto il motore del condizionatore e, brandendo due barre, si rifiutava di scendere. Intervento di tre volanti, Zara e Tango 1 e 2, dirette dal vice questore Francesco Falciola in ausilio a una volante dell'Ufficio Frontiera Marittima e ai vigili del fuoco. Il dirigente: "La procedura di utilizzo del taser si è conclusa nel ciclo completo, con la terza fase, attingendo il soggetto con due dardi"

Una volante dell’Ufficio frontiera marittima è intervenuta tra le 14,30 e le 15 del 9 marzo per un soggetto in escandescenza che, salito sul tetto della struttura adibita al controllo passeggeri e bagagli in porto (si tratta per l’esattezza della struttura che si trova, superato il Varco Fortezza, sulla sinistra di fronte alla Fortezza Vecchia ed è un punto di controllo, il Security Check Point appunto), aveva divelto il motore del condizionatore e, brandendo le due barre a supporto del condizionatore, in stato di palese alterazione si rifiutava di scendere. Sul posto sono intervenute in ausilio alla volante dell’ufficio di frontiera le volanti Zara, Tango 1 e 2 dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (UPGSP) diretto dal vice questore Francesco Falciola. Il soggetto, fa sapere la questura, ha proseguito nella condotta pericolosa per sé e i presenti e pertanto si è ritenuto necessario, con l’ausilio dei vigili del fuoco, raggiungere la superficie del tetto per dissuadere il soggetto estraendo l’arma ad impulsi elettrici (taser). “L’estrazione e puntamento del taser è il primo step – spiega il dottor Falciola – il secondo step consiste nel mostrare l’arco elettrico del taser, il terzo e ultimo step è l’esplosione delle cartucce. In questo intervento la procedura avviata si è conclusa nel ciclo completo, la terza fase, attingendo il soggetto, rumeno classe 1986, con due dardi”. Lo straniero, reso inoffensivo, è stato condotto al pronto soccorso per accertamenti all’esito dei quali è stato ricoverato nel reparto di psichiatria. L’UPGSP ha poi proceduto a denunciarlo all’autorità giudiziaria a piede libero per l’art. 337 CP resistenza a pubblico ufficiale; art. 635 danneggiamento aggravato ex art. 625 n. 7; e art. 4 legge 110/1975 possesso ingiustificato di atti ad offendere (le barre).

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