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Spaccia “coca” nel parco: i “Falchi” entrano in azione

Martedì 26 Febbraio 2019 — 14:42

Nascosti all'interno del materasso della stanza d'albergo dove era ospite lo spacciatore è stata trovata la somma di oltre 3.200 euro in banconote di vario taglio

Il gruppo “Falchi” della squadra mobile, appena costituito al fine di aumentare la presenza sul territorio e contrastare così la microcriminalità diffusa nel centro di Livorno (clicca qui per leggere la notizia), nel pomeriggio di lunedì 25 febbraio, nel corso di un servizio mirato a bordo degli scooter in dotazione (T-Max), ha notato all’interno del parco pubblico “Berlinguer” di via Torino, lo spaccio di sostanza stupefacente tra due stranieri, entrambi a bordo di una bicicletta. In particolare, è stato visto M.A. cittadino marocchino del 1988, irregolare sul territorio nazionale, mentre consegnava ad uno straniero una bustina in cellophane con all’interno della cocaina per 0,70 grammi lordi, dietro il pagamento di 20 euro.
L’acquirente, cittadino tunisino senza fissa dimora, anch’egli irregolare e conosciuto per i suoi precedenti, è stato fermato dagli agenti intervenuti ai quali ha consegnato, estraendolo dalla bocca, il sacchetto di cellophane con dentro la “coca” appena acquistato nonché un coltello a serramanico che nascondeva all’interno della tasca dei pantaloni. Lo stesso è stato indagato quindi anche per il porto abusivo dell’arma trovata in suo possesso e segnalato alle autorità competenti come assuntore di sostanze stupefacenti.
Il marocchino M.A., appena dopo aver ceduto la droga, è stato fermato e trovato in possesso di un ulteriore involucro con all’interno 1,34 grammi di cocaina, oltre ai soldi appena intascati grazie all’attività di spaccio appena conclusa. Lo straniero, ospite in un albergo nelle vicinanze del luogo del controllo, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. Nascosti all’interno del materasso della stanza è stata trovata la somma di oltre 3.200 euro in banconote di vario taglio, di cui non sapeva giustificare il possesso, non avendo un lavoro. L’uomo è stato indagato in stato di libertà per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e per non aver ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale, notificatogli nell’agosto 2018 dal questore di Livorno e precedentemente, nell’anno 2015, dal questore di Palermo.

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