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Spacciatore in scooter inseguito sulla piazza: arrestato

Lunedì 5 Febbraio 2018 — 17:42

In manette è finito un 23enne già conosciuti alle forze di polizia. Addosso aveva oltre 2000 euro in contanti e 200 grammi di cocaina

Alla vista della volante della polizia ha fatto inversione e si è portato a tutta velocità verso piazza Magenta. Il fatto che vi stiamo per raccontare è accaduto nel pomeriggio di domenica 4 febbraio intorno alle 17,30 quando, in pieno centro città, si sono scatenate le sirene della polizia. A bordo di uno scooter inseguito a tutta velocità dalle pattuglie della questura infatti, c’era un giovane di 23 anni, tunisino, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti penali. Il 23enne ha cercato di eludere il controllo dei poliziotti in piazza Attias scappando a tutto gas nell’attigua piazza Magenta salendo con il mezzo a due ruote sopra l’area verde noncurante delle famiglie, genitori con bambini in particolare, che stavano giocando sul prato. Nel frattempo la sala operativa del 113 ha inviato sul posto altre due volanti in ausilio a quella in fase di inseguimento.
Gli agenti, mentre lo scooterista stava cercando di guadagnarsi la fuga, hanno approfittato del fatto che il conducente del motorino avesse perso il controllo scivolando sul terreno continuando così l’inseguimento a piedi ed evitando di mettere in pericolo le persone che stavano passeggiando nel quartiere.
Il fuggitivo è stato quindi bloccato in corso Amedeo dai poliziotti. L’immediata perquisizione ha permesso di rinvenire addosso al cittadino tunisino (esattamente nella tasca destra del giubbotto), due involucri: uno di 102 e l’altro di 105,68 grammi, che, analizzati dalla polizia scientifica sono risultati positivi alla “cocaina”. Nell’altra tasca è stata invece trovata l’ingente somma in denaro di 2.100 euro suddivisa in banconote di vario taglio.
I successivi accertamenti sullo straniero hanno permesso di verificare la sua posizione constatando l’irregolarità sul territorio nazionale e il suo essere sottoposto alla misura dell’obbligo di firma all’interno della caserma dei carabinieri di Livorno. B.M. (queste le sue iniziali) è stato quindi arrestato e accompagnato, su disposizione del pm di turno, al carcere delle Sughere in attesa della convalida d’arresto e del processo per direttissima.

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