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Spruzza spray al peperoncino in un locale della Venezia: arrestato

Martedì 16 Settembre 2025 — 17:45

L’uomo, pluripregiudicato, avrebbe sottratto lo spray a una ragazza per poi usarlo contro lei e i clienti. Minacce anche agli agenti: trasferito in carcere su disposizione del pm

Momenti di panico nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 settembre in un locale del quartiere Venezia, dove un uomo livornese, pluripregiudicato, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti intorno all’1 di notte, l’uomo – in preda a una crisi di rabbia – avrebbe sottratto a una ragazza uno spray al peperoncino, detenuto legalmente, per poi spruzzarlo sia all’interno che all’esterno del locale, creando panico tra i clienti.

Poco prima, lo stesso individuo aveva rivolto frasi offensive e sessiste a una giovane donna dopo averle pestato un piede. Alla reazione della ragazza, che aveva estratto lo spray antiaggressione, l’uomo avrebbe risposto tirandole in faccia il contenuto del bicchiere che teneva in mano, per poi strapparle lo spray e utilizzarlo contro di lei e gli altri avventori.

A difesa della donna era intervenuto un amico, che ha permesso alla ragazza di rifugiarsi all’interno del locale. L’aggressore avrebbe quindi cercato di colpire il giovane con calci, pugni e perfino lanciandogli una bottiglia di vetro. Successivamente, armato di un’altra bottiglia rotta, avrebbe tentato di ferirlo con fendenti, accompagnando i gesti con minacce di morte e insulti a sfondo razzista.

All’arrivo degli agenti, l’uomo ha assunto un atteggiamento aggressivo e minaccioso anche nei confronti delle forze dell’ordine, rifiutando ogni invito a calmarsi e cercando di ingaggiare una colluttazione, scongiurata solo grazie alla professionalità del personale intervenuto.

Condotto negli uffici di polizia, non ha desistito dal suo comportamento, continuando a minacciare gli agenti e sputando contro di loro. Su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato trasferito alle Sughere.

Va precisato che il procedimento penale è ancora in fase preliminare e che le accuse dovranno essere verificate in sede processuale. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà stabilire la colpevolezza dell’indagato.

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