Spuntano le foto sul cellulare e la Mobile scopre gli spacciatori
Denunciate cinque persone per detenzione ai fini di spaccio di eroina. I protagonisti "traditi" da alcune immagini rimaste nella cloud dello smartphone
Tutto nasce da un furto di un cellulare e di una borsa custodita all’interno di un’auto scassinata a fine marzo scorso in via Piave. Alla signora derubata, qualche mese fa, dunque, non rimase altro che sporgere denuncia recandosi in questura. Una delle tante denunce contro ignoti che ogni giorno arrivano sulle scrivanie degli agenti della polizia. Qualche mese più tardi, il 6 agosto scorso, è la stessa proprietaria che torna di nuovo in questura con alcuni aggiornamenti. Sul suo nuovo cellulare, stessa marca del precedente, all’interno della cloud (meccanismo che consente tramite un medesimo account di avere a disposizione materiale fotografico e file condivisi su più dispositivi differenti) iniziano ad apparire delle foto che lei stessa non aveva mai scattato ma appartenevano ad una giovane coppia che si era appena sposata, a testimonianza del fatto erano proprio le immagini dei due in abito da cerimonia che festeggiano le proprie nozze. La donna ha dunque fornito tutto il materiale agli investigatori i quali, riconoscendo in foto il neo marito, un tunisino del 1994 già noto alle forze dell’ordine, hanno comunque verificato in Comune i nominativi degli sposi di quel giorno di luglio con cui erano datate le fotografie apparse sul nuovo cellulare.
La coppia composta da una giovane 19enne livornese e dallo straniero di cui sopra (nelle foto fornite dalla questura e pubblicate in pagina sotto a quella principale), finisce quindi presto nel registro degli indagati per ricettazione a causa delle foto che proverebbero come il cellulare fosse ancora in loro possesso. Grazie a ciò la squadra mobile diretta da Salvatore Blasco, ottiene un permesso di perquisizione domiciliare dal pubblico ministero nei loro confronti.
Arrivati sul posto i poliziotti notano subito che, nelle pertinenze dell’appartamento vi erano altri due tunisini e un’altra ragazza livornese tutti di età compresa tra i 18 e i 25 anni. All’interno della casa in affitto (sono in corso indagini anche sull’affittuario) vengono trovati 1300 euro in contanti e ben 22 dosi di droga, risultata poi essere eroina mista ad un prodotto utilizzato per tagliare la stessa sostanza stupefacente. Gli ovuli di eroina (nella foto fornita dalla questura e pubblicata in pagina come foto principale) erano nascosti in vari punti dell’appartamento e, alcuni di essi, erano stati anche gettati fuori dalla finestra nel tentativo, andato evidentemente a vuoto, di liberarsene.
Per questo motivo tutte e cinque le persone presenti all’interno della casa sono state denunciate a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
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