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Striscione in via Bruno: “Giustizia per Denny”. I residenti: “Basta degrado”. Salvetti: “Al lavoro per la riqualificazione”

Martedì 23 Agosto 2022 — 13:27

Nelle prime foto lo striscione esposto in memoria di Denny dai residenti. Subito dopo la porta dell'appartamento dal quale è caduto di sotto il livornese con i sigilli dei carabinieri e la grata di CasaIp. Infine il gruppo di residenti che, all'indomani della tragedia, è sceso in strada per dire no al degrado

Gli abitanti del quartiere: "Qua la sera c'è da avere paura a camminare per tornare a casa. Se vogliamo scendere in cortile per fumare una sigaretta, o per far giocare i nostri bambini, siamo costretti a scendere con gli spray urticanti per difenderci da eventuali situazioni sgradevoli"

Uno striscione bianco con una scritta nera: “Denny sempre con noi. Che giustizia sia fatta”. Un telo bianco appeso ad uno dei muri scalcinati del palazzo di via Giordano Bruno da dove è caduto il giovane livornese di 30 anni nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 agosto intorno alle 3. Ci sono dei fiori con un nastro dorato con la scritta “Sempre nei nostri cuori”. Ci sono dei pupazzetti, un orsacchiotto di pezza e un portachiavi di pelouche. C’è tutto l’amore di un quartiere per Denny sulla cui morte stanno indagando i carabinieri. Un decesso su cui ci sarà da far luce dopo una caduta da un appartamento dove non abitava e a cui sono stati apposti i sigilli da parte delle forze dell’ordine e una grata da parte di Casalp.
“Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, hanno i residenti del quartiere riuniti nel cortile dove è morto Denny . “Qua la sera c’è da avere paura a camminare per tornare a casa. Se vogliamo scendere in cortile per fumare una sigaretta, o per far giocare i nostri bambini, siamo costretti a scendere con gli spray urticanti per difenderci da eventuali situazioni sgradevoli. Siamo abbandonati a noi stessi, per non parlare dello spaccio. Non ne possiamo più. Pretendiamo più sicurezza e più intervento da parte delle istituzioni altrimenti dovremmo fare da soli. E i furti? Vogliamo parlare dei furti di biciclette e motorini? Ma come è possibile vivere così? Questi sfondano e fanno cosa gli pare. Basta”.
Gli inquirenti al momento però escludono con fermezza la pista dell’omicidio paventata invece dai conoscenti e dagli amici di Denny. “Al momento nessuna indagine aperta per il reato di omicidio – rendono noto dalla caserma dei Carabinieri – Le ipotesi che stiamo vagliando sono relative ad una morte accidentale o ad un eventuale gesto estremo. Stiamo aspettando i responsi autoptici sulle cause della morte ma, per il momento, non vi sono elementi che fanno propendere per una morte causata da terze persone”. Nel pomeriggio è arrivata la nota stampa congiunta del sindaco e dell’assessore Raspanti.

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