Tenta di strangolare la ex: arrestato
L'uomo si è recato nel negozio dove la donna stava facendo le pulizie e l'ha aggredita. Poi è scappato. All'ospedale l'uomo ha rivelato l'intenzione di suicidarsi. Arrestato dalla polizia per tentato omicidio e maltrattamenti
Arrestato per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex convivente. Nel pomeriggio di sabato 27 agosto è stato richiesto l’intervento da parte una signora livornese in un negozio in zona Sorgenti per un’aggressione in atto ai danni della propria madre. Due le volanti inviate immediatamente sul posto. Mentre una rintracciava l’aggressore che stava cercando di guadagnarsi la via di fuga all’interno della toilette di un bar della zona, l’altra si portava sul luogo dell’aggressione dalla vittima, G.M., livornese del ’66, che in forte stato di agitazione richiedeva l’intervento del 118 per ecchimosi sul collo e sul petto, nonché abrasioni al labbro inferiore.
La donna ha raccontato alla polizia che, verso le 14,30, mentre si trovava all’interno della propria rivendita, con la saracinesca abbassata intenta alla pulitura nel negozio, ha visto entrare il suo ex compagno, ma di fatto ancora convivente il quale, proferendo minacce di morte al suo indirizzo, le ha sferrato un pugno alla testa per poi metterle le mani sul collo ponendo in essere un tentativo di strangolamento. La 50enne, scrive la questura nella ricostruzione dei fatti, è riuscita a divincolarsi, ma è stata nuovamente colpita al viso. Ciononostante è poi riuscita a scappare e a chiedere aiuto. Le grida hanno attirato l’attenzione di una vicina che l’ha fatta entrare nel cortile di casa. Fermato dalla volante, l’uomo è stato colto da malore ed è stato condotto al pronto soccorso dal 118. Durante l’attesa all’ospedale, nel conversare con il personale di polizia, ha mostrato una foto sul suo cellulare della sua casa, all’interno della quale aveva allestito un cappio al soffitto con l’intenzione di suicidarsi, probabilmente dopo l’omicidio della sua ex compagna. E’ stato quindi richiesto un consulto psichiatrico al termine del quale è emersa l’opportunità di un ricovero in SPDC, che il fermato ha però rifiutato. La donna intanto, giudicata dai sanitari guaribile in 10 giorni, ha presentato regolare denuncia di quanto accadutole.
Per la gravità dei fatti, il 57enne già con numerosi precedenti penali ma nulla in atto, è stato tratto in arresto ed portato alle Sughere.
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