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Truffa immobiliare, arrestato finto medico

Venerdì 10 Maggio 2024 — 11:04

Si fingeva un finto oncologo e truffava le sue vittime con la scusa di affittare un appartamento in zona Borgo ad un canone molto vantaggioso. Poi, una volta presi i soldi dagli ipotetici affittuari, spariva nel nulla. I carabinieri hanno sequestrato anche camici e attrezzatura medica utilizzata per rendersi più credibile agli occhi delle vittime che, spesso, incontrava negli spazi pubblici dell'ospedale di Livorno

Prosegue l’attenzione dei carabinieri del Comando Provinciale di Livorno attraverso una serie di iniziative orientate al contrasto di ogni tipo di truffa sul territorio della provincia che, con l’avvicinarsi della stagione estiva e la conseguente ricerca di immobili da affittare, registra l’incremento degli aspetti di vulnerabilità della cittadinanza di fronte ad ogni tipo di inganno.

In questo ambito, come si legge in un comunicato stampa del 10 maggio, negli ultimi giorni i Carabinieri della Compagnia di Livorno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli nel 2019 pendente nei confronti di un 52enne di origini campane gravemente indiziato di essere l’autore di una truffa perpetrata nel capoluogo campano nel 2013. Gli investigatori dell’Arma, dopo avere svolto una meticolosa ricostruzione di alcune dinamiche sospette denunciate, hanno individuato il predetto quale autore anche di 6 truffe compiute nella città labronica a partire dalla metà del mese di aprile scorso. In particolare, l’uomo avrebbe adescato le proprie vittime mediante un’inserzione di un appartamento in affitto in zona Borgo  su un noto sito web, ad un canone molto vantaggioso; in più, per dare maggiore credibilità alla sua figura e instillare fiducia nelle vittime, si è spacciato come un medico oncologo e professore universitario che si stava occupando, per conto della sorella malata, di trovare un affittuario per l’appartamento di quest’ultima. Dopo aver mostrato ai malcapitati l’immobile, di cui era riuscito con ulteriore raggiro ad ottenere le chiavi dalla reale proprietaria, una volta riscontrata la loro volontà di affittarlo, dava loro appuntamento presso un bar della zona per le formalità. È riuscito persino ad invitare le vittime all’interno di un’area di libero accesso dell’Ospedale di Livorno per stipulare il contratto.

Con questi stratagemmi è riuscito a farsi consegnare varie somme di denaro dalle vittime, facendo loro firmare il contratto di locazione, che però tratteneva per sé perché, a suo dire, mancava la firma della sorella, e poi spariva rendendosi irreperibile all’utenza cellulare che aveva fornito di volta in volta. Le foto e l’indirizzo della casa oggetto dell’annuncio, elementi salienti per le indagini da cui sono immediatamente partiti gli investigatori dell’Arma, hanno consentito di risalire alla reale proprietaria, una 50enne livornese figura già nota, pregiudicata, ed attualmente gravata dalla misura cautelare del divieto di dimora a Livorno. La donna avrebbe conosciuto il finto dottore a Pisa a seguito di un incontro fortuito avvenuto in un bar della zona. Da questo incontro sarebbe nato un rapporto di fiducia, carpita grazie alla sua condizione di particolare vulnerabilità e difficoltà economiche, di cui il truffatore avrebbe approfittato per irretirla con la promessa di un lavoro e per proporsi come intermediario nella vendita del suo appartamento di Livorno, onde ottenere le chiavi e tutti i documenti necessari, tra cui quelli d’identità, nonché le chiavi dell’immobile. Grazie alla collaborazione della donna, che poi si è avveduta del raggiro, e ad alcuni particolari riferiti dalle altre vittime, prosegue la nota stampa, i militari sono però riusciti ad individuare l’appartamento, in Pisa, ove il truffatore dimorava e, nel pomeriggio del 7 maggio, sono riusciti a fermarlo all’uscita dall’abitazione e ad arrestarlo. All’esito della successiva perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti sia i camici e la varia strumentazione sanitaria che utilizzava per ingannare le vittime, sia la documentazione riferita ad alcuni finti contratti d’affitto comprese le carte prepagate su cui lo stesso, in talune occasioni, si faceva accreditare le somme di denaro ammontanti a circa 5.000 euro. I carabinieri, espletate le formalità di rito e dopo averlo denunciato per le 6 truffe, hanno accompagnato l’uomo alle Sughere di Livorno. L’Arma ribadisce, al fine di prevenire eventi ingannevoli analoghi, l’importanza di effettuare – prima di versare a persone non conosciute qualsiasi somma a titolo di caparra – accertamenti approfonditi su ogni genere di annuncio rilevato su siti web fruibili in modalità open source in rete rivolgendosi in caso di persistenza di dubbi o sospetti al presidio dei carabinieri più vicino presente sul territorio o chiamando il numero unico di emergenza 112 Numero Unico di Emergenza.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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