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Truffati due istituti religiosi: coppia nei guai

Sabato 12 Novembre 2016 — 12:29

Gli interlocutori, contattati di volta in volta, rassicuravano le vittime ora spacciandosi per un alto dirigente del Ministero, ora per un direttore di banca.

Contattavano suore e cappellani degli istituti di religiosi di tutta Italia e riuscivano a farsi consegnare migliaia di euro. È successo anche ai danni di due istituti religiosi di Livorno: i truffatori sono riusciti ad ottenere bonifici dai due diversi istituti per un valore complessivo di circa 6000 euro.
Nei mesi scorsi infatti, i responsabili, di due diversi istituti religiosi con sede a Livorno, venivano contattati da un sedicente dipendente della Regione Toscana (l’ente risulta del tutto estraneo ai fatti), il quale li metteva al corrente di un “banale” errore di versamento sul conto corrente degli istituti, da parte appunto della Regione, chiedendone la restituzione immediata,  paventando il blocco del conto.

Il falso dipendente, traeva in inganno le vittime rappresentando loro che erano stati erogati stanziamenti da parte della Provincia di Livorno (anche la Provincia di Livorno è del tutto estranea ai fatti) e della Regione Toscana, in favore degli istiuti religiosi, al fine di poter eseguire alcune ristrutturazioni, ma che la somma versata era stata erroneamente maggiorata di alcune migliaia di euro, da restituire.
Per vincere la titubanza iniziale dei religiosi i truffatori fornivano loro utenze telefoniche – fittiziamente intestate a stranieri inesistenti o inconsapevoli – alle quali poter chiamare per avere delucidazioni.
Gli interlocutori, contattati di volta in volta, rassicuravano le vittime ora spacciandosi per un alto dirigente del Ministero, ora per un direttore di banca.
Infine per vincere le ultime resistenze delle vittime i truffatori intimavano loro, anche in maniera perentoria, di effettuare immediatamente il bonifico, altrimenti sarebbero stati bloccati gli stanziamenti ed i contributi già richiesti alla Regione Toscana, per i lavori urgenti di restauro.

I due “anziani” religiosi, tratti in inganno, effettuavano alcuni bonifici postali, per un valore complessivo di circa 6000 euro, somme prelevate, sia dai fondi utilizzabili per la ristrutturazione dell’istituto, che dai conti privati delle vittime. La Squadra  Mobile di Livorno ha individuato i responsabili che sono due, P. G. e S.I.A. nati e residenti a Torino, entrambi specializzati in questo genere di truffe. I due forse con la complicità di altri sodali, negli ultimi mesi, si sono resi responsabili di decine di truffe in danno di istituti religiosi in Sardegna, Lazio, Piemonte per un ammontare di decine di migliaia di euro.

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