25 aprile, il prefetto: “Celebrarlo per fare memoria di una conquista essenziale: la libertà”
Il prefetto Dionisi: "Celebrare oggi il 25 aprile significa fare memoria di una conquista essenziale: la libertà. Una libertà che non possiamo mai dare per scontata, ma che va riconquistata ogni giorno, con impegno, responsabilità, consapevolezza"
L’intervento del Prefetto Giancarlo Dionisi in occasione dell’odierna celebrazione del 25 aprile
“Celebrare oggi il 25 aprile significa fare memoria di una conquista essenziale: la libertà. Una libertà che non possiamo mai dare per scontata, ma che va riconquistata ogni giorno, con impegno, responsabilità, consapevolezza. Perché la libertà non è solo assenza di oppressione: è la condizione che rende possibile l’esercizio di tutti i diritti fondamentali, la piena espressione della persona, la partecipazione democratica alla vita del Paese.
Ma la libertà, per essere reale, deve poggiare su una sicurezza intesa nel senso più ampio: sicurezza personale, certo, ma anche sicurezza sociale, economica, lavorativa, ambientale.
Una libertà autentica non può convivere con l’emarginazione, con la povertà, con la paura del futuro.
Non è libero chi vive nell’insicurezza del lavoro, chi è privo di opportunità, chi resta ai margini della società a causa di fragilità fisiche, psicologiche o sociali.
Ecco perché il compito delle istituzioni non è solo difendere la libertà formale, ma costruire le condizioni perché essa sia effettiva e concreta per tutte e per tutti.
Il 25 aprile ci ricorda che la libertà fu conquistata da donne e uomini che hanno lottato per liberare l’Italia dalla dittatura fascista, affermando un principio fondamentale: nessuno può essere lasciato indietro.
Questo è il cuore dell’antifascismo. Ed è anche il cuore della nostra Costituzione.
Papa Francesco ci insegna che “non c’è vera libertà dove si moltiplicano le disuguaglianze e le discriminazioni”.
Una società libera è una società giusta, che riconosce la dignità di ogni persona, che non esclude, che protegge i più deboli, che costruisce sicurezza vera: quella che nasce dall’inclusione, dalla solidarietà, dal rispetto.
Come rappresentante dello Stato, sento oggi il dovere di richiamare questo impegno comune: tutelare la libertà significa costruire ogni giorno una sicurezza che non si misura solo in ordine pubblico, ma in dignità, diritti, eguaglianza.
Con questo spirito, rivolgo un saluto affettuoso e riconoscente a tutte le cittadine e i cittadini presenti. Viva il 25 aprile, viva la libertà, viva la Repubblica“.
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