Aamps: “Raccolte 100 tonnellate di rifiuti da inizio anno”. 70 multe per bidoncini e ingombranti
Dal 1° gennaio al 30 aprile, Aamps ha raccolto circa 100 tonnellate di rifiuti ai cassonetti realizzando 2.768 interventi per un costo complessivo di circa 36.000 euro. Multate 70 persone per i bidoncini e gli ingombranti
Dal 1° gennaio al 30 aprile, Aamps, la società in house del Comune di Livorno per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e della pulizia stradale in città, ha raccolto circa 100 tonnellate di rifiuti abbandonati (nella foto la discarica in via Cattaneo postata dal sindaco su Fb) in prossimità dei cassonetti stradali, realizzando 2.768 interventi in totale per un costo complessivo di circa 36.000 euro. Si tratta di materassi, divani, poltrone e mobilio vario, comunemente noti come ingombranti, che troppo spesso sono incautamente lasciati in strada, rappresentando un pericolo per la comunità e un grave danno d’immagine al decoro della città e al rispetto dell’ambiente. “Abbandonare i rifiuti in strada – commenta Paola Petrone, Direttore Generale Aamps – “è un atto deplorevole ai danni della collettività. Le campagne di sensibilizzazione a vantaggio dei cittadini saranno ulteriormente incrementate ma continueremo anche a lavorare in sinergia con la Polizia Municipale per individuare e sanzionare gli autori di queste azioni illegali”. Il fenomeno dei rifiuti lasciati in strada, tra l’altro, sta assumendo nuovi contorni geografici in città in relazione alla progressiva estensione della raccolta “porta a porta” nelle varie zone. L’abbandono degli ingombranti, infatti, sta coinvolgendo principalmente le aree del centro-nord di Livorno dove il servizio di raccolta differenziata non è ancora arrivato e, quindi, sono ancora presenti in strada i cassonetti, verso cui si accumulano le quantità di rifiuti. Aamps è da sempre attiva e impegnata a ridurre l’impatto di questi comportamenti e a debellarli, monitorando capillarmente le zone e rinnovando attraverso i propri canali di comunicazione l’invito a utilizzare i servizi dedicati: il ritiro gratuito degli ingombranti a domicilio può infatti essere prenotato con una semplice telefonata al numero verde 800-031.266 oppure direttamente dal sito aziendale (https://www.aamps.livorno.it/cittadini/ritiro-ingombranti-sfalci-potature). In meno di 7 giorni lavorativi gli operatori di Aamps provvedono al ritiro. Per i cittadini che ne hanno la possibilità, inoltre, gli ingombranti, così come tutti i rifiuti riciclabili, possono anche essere portati ai centri di raccolta in via Cattaneo 81 (La Rosa) e in via degli Arrotini 49 (Picchianti) dove possono essere depositati senza alcuna spesa. “Introducendo la raccolta porta a porta, che concluderemo entro l’estate – aggiunge Petrone – “eliminiamo progressivamente i cassonetti a vantaggio del decoro urbano. In questo modo si porrà fine a questa pessima abitudine di far migrare i rifiuti da una zona all’altra della città lasciando spazio al corretto conferimento di ogni tipo di rifiuto, dal più piccolo smaltibile in casa al più ingombrante”.
70 multe fra bidoncini e rifiuti ingombranti – Sono ben 70 multe quelle comminate dalla polizia municipale da inizio anno ad oggi per i tipi di irregolarità ambientale: i “bidoncini” del porta a porta esposti non rispettando il calendario e praticamente “h 24” e i rifiuti ingombranti lasciati abbandonati accanto ai cassonetti dell’indifferenziata. “Per entrambi i tipi – spiega a Quilivorno.it la vice comandante della polizia municipale Michela Pedini – si applica una sanzione di cinquanta euro. Per quanto riguarda i bidoni del porta a porta spesso interveniamo su segnalazione in quanto un conto è esporre i piccoli cassonetti sul marciapiede per il periodo di tempo necessario al ritiro, un conto lasciarli praticamente sempre, tutti i giorni e tutto il giorno, sul marciapiede ingombrando il passaggio anche per persone con difficoltà motorie e richiamando così altra sporcizia”.
Di queste 70 nello specifico sono venticinque quelle relative al porta a porta e il rimanente effettuato (con anche due denunce all’autorità giudiziaria) per chi abbandona deliberatamente spazzatura, rifiuti ingombranti e speciali ai cassonetti ai bordi delle carreggiate delle strade cittadine. “Un caso specifico è per il Limoncino dove prima erano presenti i bidoni per la raccolta dei rifiuti. Adesso che sono stati tolti l’abitudine però è rimasta – spiega Pedini – e le persone continuano ad abbandonare la sporcizia nello stesso luogo. A questo punto le multe diventano per abbandono ma i proventi vanno alla Provincia e non più al Comune”.
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