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Addio a Romano Martelli, in barca l’ultimo saluto al mare

Mercoledì 3 Luglio 2019 — 17:29

I funerali sono in programma giovedì 4 luglio alla camera mortuaria dell'ospedale, poi alle 10.45 ci sarà una piccola funzione alla chiesa dei Lupi

Si è spento all’età di 80 anni, la mattina di mercoledì 3 luglio, Romano Martelli volto noto e amato in città, nonché padre del campione di indoor rowing, Mauro Martelli.
Romano è stato un portuale, un sindacalista, uno sportivo, un antifascista e medaglia d’oro Avis. E’ ricordato anche per essere stato uno dei più anziani donatori dell’associazione dei donatori di sangue con sede in viale Carducci. Lutto anche nel rione Sorgenti, dove viene ricordato per essere stato, tra le altre cose, uno dei fondatori del gruppo sportivo calcistico. Fu proprio lui a creare il primo campo da gioco del quartiere. Martelli si è spento all’interno del reparto di Cure Palliative accolto e circondato dall’affetto dei due figli Mauro e Michela, delle sorelle e dei nipoti Lorenzo, Alessia e Alice. Ha combattuto come solo lui sapeva fare contro una malattia che alla fine ha preso il sopravvento dopo le prime avvisaglie riscontrate qualche mese fa. I funerali sono in programma giovedì 4 luglio alla camera mortuaria dell’ospedale, poi alle 10.45 ci sarà una piccola funzione alla chiesa dei Lupi.
Il suo ultimo viaggio sarà baciato dal salmastro. Martelli sarà infatti accompagnato per un ultimo saluto al mare dal gozzo del Labrone, intitolato a Garibaldo Benifei, partigiano, politico e antifascista e dal “quattro con” dei Vigili del Fuoco Tomei-Sportlandia che proprio pochi giorni fa ha effettuato la traversata Livorno-Viareggio nel ricordo del decennale della strage di Viareggio e anche nel ricordo delle vittime della Moby Prince. Proprio su quell’imbarcazione prenderà posto suo figlio Mauro, 53 anni, testimonial dell’Airc e presidente di Sportlandia che sarà, per l’occasione, al timone.
“Babbo era un uomo onesto – racconta Mauro Martelli – una persona che ha sempre potuto camminare a testa alta per la sua onestà e per il modo di stare con gli altri. Una persona franca. Un ricordo? Mi ha sempre detto fai lo sport per lo sport. Una frase semplice che racchiude un mondo dentro e che ho sempre portato avanti con fierezza. Colgo l’occasione per ringraziare Lino Capozzi ed Ernat Mica della sezione nautica del Labrone per l’ausilio che mi daranno nell’accompagnare le ceneri di mio padre per un ultimo saluto, senza dispersione, nello specchio d’acqua da lui preferito: quello del Molo Novo dove spesso andava a passare, insieme a tutti noi familiari, delle bellissime e indimenticabili giornate”.

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