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Aggressione ad infermiera: multa salata dei Nas dopo la denuncia dell’Asl

Giovedì 6 Maggio 2021 — 15:23

"Proseguiremo a segnalare comportamenti o comunicazioni, anche via social, aggressivi ed offensivi – spiegano dall’Azienda - ferma la rilevanza penale dei comportamenti che costituiscano ipotesi di reato"

L’episodio è avvenuto nei confronti di un’infermiera del “Triage” del pronto soccorso di Livorno. La persona, multata con 1.000 euro di sanzione, appena arrivato in ospedale, diede in escandescenze con insulti e minacce

L’Azienda Usl Toscana Nord Ovest ha segnalato al Comando Nas dei Carabinieri di Livorno un episodio di comportamenti aggressivi e minacciosi verso il proprio personale sanitario ad inizio aprile 2021. E grazie alla legge numero 113 del 2020, entrata in vigore lo scorso settembre, l’autore è stato sanzionato con una multa salata, che la stessa legge prevede possa variare da un minimo di 500 ad un massimo di 5mila euro.
L’episodio è avvenuto nei confronti di un’infermiera del “Triage” del pronto soccorso di Livorno. La persona, multata con 1.000 euro di sanzione, appena arrivato in ospedale, diede in escandescenze affrontando con insulti e minacce sia l’infermiera, sia il restante personale, anche di vigilanza, intervenuto per calmarlo. Non pago, mentre inveiva contro il personale, sferrò anche un pugno alla porta di accesso alla camera calda, danneggiandola in modo tale da non consentirne l’apertura, così interrompendo anche il normale svolgimento del servizio di pronto soccorso.
L’Azienda USL Toscana nord ovest ha segnalato l’accaduto al Comando Nas dei Carabinieri che è intervenuto comminando la sanzione prevista dalla nuova legge in materia di sicurezza per il personale sanitario nell’esercizio delle proprie funzioni.
“Ringrazio il Comando per l’opera di protezione degli operatori messa in campo nell’ultimo periodo tramite l’attuazione di questa innovativa normativa”, tiene a sottolineare Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Ausl Toscana Nord Ovest.
“Proseguiremo a segnalare comportamenti o comunicazioni, anche via social, aggressivi ed offensivi – spiegano dall’Azienda – ferma la rilevanza penale dei comportamenti che costituiscano ipotesi di reato, per l’applicazione immediata ai trasgressori delle sanzioni amministrative previste dalla nuova legge”.
La norma in questione prevede che chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso funzionali allo svolgimento di dette professioni presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 5mila.

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