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Amico-bicchiere in Venezia. Nogarin: “Ora spero si diffonda a macchia d’olio”

Martedì 23 Ottobre 2018 — 17:46

All'indomani del nostro articolo arriva il commento di Nogarin. Toto Barbato (Bad Elf) lo ha adottato a giugno. In una riunione il presidente del CCN, Luca Fiordi, proporrà a tutti i locali di farne uso. Un euro di cauzione che chiunque potrà incassare

All’indomani del nostro articolo sull’amico-bicchiere in Venezia (trovate l’articolo sotto) è arrivato il tweet del primo cittadino: “Livorno come Monaco di Baviera. E’ bello vedere commercianti che sperimentano e aiutano a diffondere buone pratiche come questa. Da replicare ovunque”. Nogarin ha poi aggiunto a Quilivorno.it: “Io credo infatti che le buone idee vadano premiate e incentivate e questa lo è senza dubbio. Grazie al bicchiere amico, infatti. Si riduce drasticamente la produzione di rifiuti dei locali e allo stesso tempo si responsabilizzano i frequentatori, scoraggiandoli dall’abbandonare i boccali sulle spallette dei fossi. Una buona pratica di sostenibilità ambientale dal basso che spero possa diffondersi a macchia d’olio in tutta la città. Ho dato mandato agli uffici di verificare se, già a partire dal prossimo anno, fosse possibile istituire uno sconto sulla Tari per gli esercizi commerciali virtuosi. Si tratta di studiare come fare, soprattutto dal punto di vista dei controlli, ma sarebbe un modo concreto di promuovere un serio ambientalismo dal basso”.

L’articolo sull’amico-bicchiere – In Venezia si va verso una iniziativa destinata a rivoluzionare il modo di bere da asporto grazie all’amico-bicchiere (nella foto): un bicchiere trasparente, ecologico, infrangibile, lavabile e quindi riutilizzabile, da dare al cliente facendogli pagare una cauzione di un euro che poi potrà riavere riportandolo al locale. Anche se tutto ciò, ammonisce Toto Barbato (nella foto), il primo nel quartiere ma anche a Livorno ad averlo adottato, “rischia di essere vanificato se prima non si debella totalmente la vendita abusiva di birre e alcolici nelle strade del quartiere. I venditori abusivi si stanno moltiplicando. Attaccare i locali e fare controlli ma poi non andare a combattere questi venditori è assolutamente inutile. Posso confermare che la stragrande maggioranza dei miei colleghi pulisce regolarmente intorno al proprio locale”. Toto – titolare del Bad Elf sugli Scali delle Ancore e conosciutissimo per esser anche il titolare del The Cage – lo ha introdotto a giugno nel suo locale. “Non ho inventato nulla. In Germania all’Oktoberfest già lo fanno di far pagare una cauzione. Io ho iniziato a giugno e in tre mesi di amico-bicchieri ne ho ordinati 2mila. Chi vuole bere e sta seduto beve nel bicchiere di vetro, se invece non vuoi stare seduto o a maggior ragione vai fuori io ti servo con l’amico-bicchiere. Sta funzionando: i miei clienti sono tutti felici di contribuire a quella che è una iniziativa legata alla movida e mirata alla salvaguardia dell’ambiente e al concetto di rifiuti zero. Non mi si venga a parlare di decoro: questo è un tema da campagna elettorale che qualcuno ha già tirato fuori”. Luca Fiordi, presidente del CCN Venezia, sposa l’idea: “L’idea di Toto sarà portata in una riunione fra i commercianti che si terrà a breve. Varrà per tutti i locali che servono bevande da asporto. Io spero che, al di là dell’aspetto economico, possa aderire il maggior numero di locali. Invito anche i ristoratori a prendere in considerazione questa iniziativa”. Tra l’altro, riprende Toto, siccome l’amico-bicchiere può essere personalizzato, in sede di riunione sarà proposta a tutti i commercianti aderenti di fare un ordine unico e di apporre su tutti i bicchieri il logo della Venezia. In questo modo, chiunque vorrà potrà acquistare la birra al Bad Elf di Toto e riportare il bicchiere a Luca Fiordi del Forte in via Forte San Pietro incassando l’euro. “Non solo – chiarisce Toto – non è detto che a riportarlo sia la stessa persona. Se per un motivo x uno si dimentica di riconsegnarlo potrà farlo un altro al suo posto. Un passante. Quell’euro se lo prenderà lui. Sulla cauzione, da parte nostra, non c’è nessun ricarico. A noi il bicchiere-amico costa un euro e di un euro sarà la cauzione. Tra l’altro sto riscontrando che in tanti il bicchiere se lo portano a casa”. In Venezia l’amico-bicchiere rappresenterà solo il primo passo.

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