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Apre la mostra “Memoria Fotografica, storia di un recupero collettivo”. Convegno in diretta streaming

Martedì 7 Maggio 2019 — 16:04

Sabato 11 maggio ai Bottini dell’Olio workshop e inaugurazione, ad ingresso libero, della mostra di Daniele Dainelli con le foto del suo archivio storico recuperato dopo l'alluvione 2017. Al workshop, tra gli altri, Anne Cartier Bresson, Michele Smargiassi di Repubblica, Renata Ferri di Io Donna. (Video prodotto da Fondazione Laviosa)

Memoria Fotografica: Storia di un recupero collettivo” è il titolo di una mostra e insieme un momento per riflettere sugli strumenti e le azioni di rigenerazione a partire da un evento tragico e calamitoso come l’alluvione che ha colpito Livorno nel settembre del 2017. Si parla di fotografia, del noto fotografo livornese Daniele Dainelli, e del suo archivio storico danneggiato dal fango in quella notte tra il 9 e 10 settembre 2017. L’appello al recupero e la catena di solidarietà si è attivata subito e ha coinvolto tante persone e soggetti che, da allora, si sono messe all’opera per salvare una fetta preziosa di memoria che, per quanto la tecnologia avanzi, resta soggetta alla deperibilità.
Sabato 11 maggio 2019, negli spazi della Biblioteca Labronica Bottini dell’Olio di Livorno si presenterà l’evento, a ingresso libero, che illustrerà i risultati di un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Toscana riguardante i danni subiti dal corpus fotografico del fotoreporter livornese.

(il video è stato prodotto da Fondazione Laviosa. Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Fb di Coop Itinera)

Il progetto “Memoria Fotografica” si pone come obiettivo primario il recupero, la stabilizzazione e la messa in sicurezza del materiale fotografico danneggiato dell’archivio Dainelli, che raccoglie un consistente corpus di opere, testimonianze e materiali documentativi appartenenti al fotografo contemporaneo, di fama internazionale, Daniele Dainelli. L’archivio – un pezzo di patrimonio rappresentativo della produzione artistica e culturale contemporanea che origina dal territorio livornese – comprende classi diverse di materiale fotografico (negativi colore, diapositive colore, stampe a sviluppo cromogeno e inkjet) ed è stato gravemente compromesso dall’alluvione. Nonostante il primo intervento di urgenza eseguito sul corpus dell’archivio nei giorni successivi all’inondazione, il materiale versa attualmente in uno stato di conservazione molto critico che, in assenza di un intervento mirato, può comprometterne definitivamente la fruibilità.  È quindi evidente la necessità di un piano strutturato per il recupero e la restituzione della leggibilità del materiale, e per la sua conservazione a lungo termine, sia al fine di garantire nuovamente la fruibilità sia per prevenire l’avanzare di processi di degrado ormai innescati dall’esposizione alle condizioni estreme dell’alluvionamento. Per questo, la giornata di sabato 11 maggio alla Biblioteca Labronica Bottini dell’Olio di Livorno si aprirà con  il workshop “Contributi per la definizione di una metodologia di recupero di materiale fotografico” organizzato dall’Istituto di Fisica applicata “Nello Carrara” del CNR di Firenze e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze in collaborazione con la Coop Itinera Progetti e Ricerche di Livorno, cui seguirà un seminario di approfondimento sull’archivio del fotografo Daniele Dainelli. Alle 18.30, quindi, vernissage della mostra “Memoria Fotografica: storia di un recupero collettivo”, che sarà aperta fino al 30 giugno 2019, con ingresso libero. “Memoria Fotografica – sostiene Daniela Vianelli, presidente Coop Itinera – è un progetto importante che vede la collaborazione e il lavoro di molti soggetti qualificati: dall’IFAC CNR all’Opificio delle Pietre Dure e all’Università di Firenze, nonché tutti i vari professionisti che si sono messi in gioco. A due anni dal primo recupero dell’archivio privato di Dainelli, adesso l’archivio stesso è diventato patrimonio di memoria collettiva e quindi contribuisce ad arricchire il sapere pubblico e questo è un grande risultato”. Fotografo livornese di fama internazionale, Daniele Dainelli vive in Giappone e lavora in Cina, ma resta legato alla sua terra d’origine e sarà presente all’evento inaugurale della mostra. “La prima cosa da evidenziare – sostiene Dainelli – sono le persone che si sono sensibilizzate, subito dopo l’alluvione, per il recupero dell’archivio, a partire dalle mie figlie Jasmine e Federica, Laura Lezza, l’amica di una vita, anch’essa fotografa. In quel momento io ero in Cina e non facevo certo pressioni, data la gravità della situazione e aspetti ben più importanti del mio archivio. Ma da lì è nato un interesse a catena che ha portato alla nascita di un progetto, scritto dalla restauratrice Simona Cicala, che poi è stato finanziato dalla Regione Toscana e adesso è realtà. Credo che un 70% dell’archivio si fisicamente stato ripreso, ma di questo 70% non sappiamo ancora quanto è recuperabile, ci sono vari livelli di danneggiamento. Sono 40.000 fotogrammi, ma tanti non sono più recuperabili; del materiale recuperato il 20% è piuttosto pulito, poi si va a scalare. Il lavoro di ricerca su cosa si può salvare e cosa no è ancora in atto. Il convegno cercherà di evidenziare, a livello scientifico, come recuperare l’archivio, in quanto patrimonio personale e collettivo, e si concentrerà sul patrimonio analogico. Credo sia importante iniziare un percorso per definire dei riferimenti validi in caso di eventi simili a quanto successo a me. Per quanto riguarda la mostra, invece mi sono confrontato con il mio passato, i miei inizi; spero non emerga solo un aspetto negativo, ma anche un segnale di speranza, per dare continuità e considerare che un cambiamento non è solo negativo. Nella mostra io cerco di evidenziare qualcosa che va al di là della fotografia ed è il supporto, che in quanto materia ha una sua vita e si trasforma”. Secondo l’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Francesco Belais, infine, “la fotografia è molto sentita a Livorno e una mostra come questa è basilare, così come è peculiare poterla unire a un evento tragico nella storia della nostra città come quello dell’alluvione, che tra l’altro fece slittare di mesi l’apertura del Museo”.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA. Sabato 11 maggio, alla Biblioteca Labronica Bottini dell’Olio (Piazza del Luogo Pio, Livorno) si parte alle ore 9 con il workshop “Contributi per la definizione di una metodologia di recupero di materiale fotografico”: I° parte con Marcello Picollo (IFAC-CNR) in veste di moderatore e gli interventi dei seguenti relatori: Anne Cartier-Bresson (INP), Barbara Cattaneo (OPD), Simona Cicala (SABAP-BA) e Giulia Fraticelli (Restauratrice indipendente). Dalle 11.15 via alla II° parte con Barbara Cattaneo (OPD) in qualità di moderatrice degli interventi di: Rodorico Giorgi (UniFI), Isetta Tosini (OPD), Giorgio Trumpy (Università Zurich) e Marcello Picollo (IFAC-CNR). Alle 12:40 le considerazioni finali, quindi nel pomeriggio, alle ore 15.00 spazio al Seminario “Memoria Fotografica: storia di un recupero collettivo”, moderato dalla Coop Itinera. Questi i relatori: Cristina Luschi (Responsabile Sistema Bibliotecario e Spettacolo Comune di Livorno), Laura Lezza (fotografa Getty Images), Barbara Caranza, Pietro Livi e Massimo Montanari di Chief onlus (Cultural Heritage International Emergency Force – Bologna), Giulia Fraticelli (Restauratrice), Marcello Picollo (IFAC-CNR). Dalle ore 16.50, i contributi per approfondimenti di: Michele Lezza (Associazione 8mmezzo), Emanuela Sesti (Archivio Alinari) e Michele Smargiassi (giornalista de La Repubblica). Alle ore 18, quindi, l’iniziativa intitolata “L’immagine ferita”: Renata Ferri (photoeditor di Io Donna) dialoga con il fotografo Daniele Dainelli. Alle ore 18:30 l’inaugurazione della mostra ed evento espositivo Archivio Fotografico Daniele Dainelli. La mostra resterà aperta fino al 30 giugno (ingresso libero).

Per informazioni: Coop Itinera – Tel. 0586/894563 – 339/4175103 – [email protected].

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