“ArtiStudios”, presentato il primo evento di restituzione della mappatura degli studi d’artista
Un progetto unico in Italia, promosso dalla Fondazione d’Arte Trossi-Uberti con il sostegno della Fondazione Livorno, racconta in oltre 200 studi la vitalità del panorama artistico locale. Fotografie, testi e testimonianze confluiscono nella piattaforma online www.artistudios.org, punto di partenza di un percorso che unisce presente, memoria e futuro della città che crea
Presentato il primo evento di restituzione di “ArtiStudios: mappatura degli studi d’artista a Livorno”, un’iniziativa unica in Italia per capillarità e ampiezza di indagine. La proposta, ideata e curata dalla Fondazione d’Arte Trossi-Uberti con la direzione di Veronica Carpita, è stata realizzato grazie al sostegno della Fondazione Livorno nell’ambito del bando “Interventi per l’arte e la cultura”. La ricerca ha permesso di documentare circa 200 atelier di creativi livornesi, raccogliendo fotografie, testi e materiali multimediali consultabili sulla piattaforma www.artistudios.org, liberamente accessibile e destinata a crescere grazie al contributo della comunità. “Per noi questa iniziativa è la naturale prosecuzione di un lavoro cominciato anni fa con le pubblicazioni dedicate agli artisti livornesi – afferma Luciano Barsotti, presidente di Fondazione Livorno –. ArtiStudios dà forma ad un sogno: restituire una fotografia viva, aggiornata e condivisa del tessuto creativo della città”. L’origine del progetto risale alla donazione del fotografo Serafino Fasulo, che ha offerto alla Fondazione Trossi-Uberti un ampio reportage. “Da quella generosa offerta – spiega Carpita – è nata la volontà di ampliare la ricerca, coinvolgendo professionisti, istituzioni e università per costruire un vero e proprio archivio vivente della creatività livornese. Abbiamo incontrato 155 autori, varcato le soglie dei loro spazi, ascoltato storie di passione e resilienza. Dietro ogni porta c’è un mondo, e questo percorso è prima di tutto un atto di riconoscenza verso chi continua a creare, spesso in silenzio, dentro la città. È solo la prima tappa: la piattaforma sarà costantemente aggiornata. Invitiamo tutti a segnalare nuovi atelier, cambi di sede e materiali storici. ArtiStudios è un cantiere aperto”. La fase iniziale si concentra sulle sedi attive, documentate anche grazie al lavoro di Eleonora Carlesi e Francesca Giari. La ricercatrice Elena Zamperini, vincitrice di una borsa di studio in collaborazione con l’Università di Pisa, ha curato la parte scientifica sotto la supervisione del professor Mattia Patti. Ma il percorso non si ferma qui: nel 2026 prenderà il via la seconda fase, dedicata agli spazi storici appartenuti a maestri non più viventi, per completare una mappa che unisca presente e memoria. Le visite ai laboratori possono essere prenotate sul sito www.fondazionetrossiuberti.org.
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