Ato Toscana Costa, Province e RetiAmbiente insieme contro l’abbandono dei rifiuti
Firmato un accordo, sperimentale e della durata di 6 mesi, con i territori di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa. Il direttore generale di Ato Michele Pinotti: "Un esempio di collaborazione tra istituzioni nell’interesse dei cittadini"
Siglato il protocollo d’intesa sperimentale semestrale tra Ato Toscana Costa, RetiAmbiente e le province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa per intervenire sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sulle strade provinciali. Ad esso si uniscono la tutela della sicurezza degli utenti e il decoro del territorio con l’obiettivo di contribuire ad aumentare ulteriormente la raccolta differenziata. “Un percorso innovativo – commenta il direttore generale di Ato Michele Pinotti – che si configura come un esempio di collaborazione tra istituzioni nell’interesse dei cittadini e che potrà essere un’apripista per iniziative analoghe non soltanto nel nostro ambito ma anche in tutto il territorio regionale”. Come funzionerà? Durante la manutenzione ordinaria delle strade provinciali, sarà il personale incaricato dalla Provincia a raggruppare eventuali scarti abbandonati misti per depositarli poi, in accordo con il gestore, lungo il ciglio della strada, in un punto concordato o al Centro di raccolta comunale. Per i materiali che non rientrano invece nei normali servizi d’igiene urbana (discariche abusive, grandi elettrodomestici, elementi ingombranti e/o pericolosi, etc…), la raccolta e lo smaltimento competeranno direttamente alla Provincia, che potrà però attivare, a sua scelta, una convenzione col gestore per affidarne a lui la rimozione. Infine, per quegli abbandoni che appartengono al normale circuito, la Provincia ne segnalerà la presenza al gestore, il quale provvederà autonomamente al ritiro nei tratti di strada urbanizzati, dove la raccolta avviene frequentemente. In altri casi, come ad esempio in aperta campagna, i rifiuti verranno raggruppati dagli operatori della Provincia, per trasportarli in un punto concordato col gestore o al Centro di raccolta comunale. “L’auspicio – afferma l’assessora all’ambiente Giovanna Cepparello – è che la Regione Toscana possa stanziare dei finanziamenti finalizzati a migliorare ulteriormente la gestione, ad esempio sostenendo le spese per automezzi, videocamere e fototrappole”. “Un accordo importante – aggiunge il vicepresidente di RetiAmbiente Giuseppe Maurizio Gatti – e unico nel nostro Paese, che responsabilizza gestori e amministrazioni provinciali nella salvaguardia della sicurezza stradale, della protezione ambientale e del decoro del paesaggio. Serve contrastare maggiormente questo fenomeno ed intervenire tempestivamente”.
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