Bimba di due anni in crisi respiratoria: salvata dai volontari Svs
La piccola è stata portata in auto, dalla mamma e dalla nonna, alla sede di via Ricci della Pubblica Assistenza. Il racconto di una volontaria: "I parenti urlavano in preda al panico. La bambina non respirava. Fondamentale il sangue freddo e il lavoro di squadra"
Mamma e nonna si sono precipitate in auto alla sede della Svs di Ardenza in via Ricci con la loro piccola di due anni in piena crisi respiratoria. La bambina infatti, febbricitante, non riusciva a respirare. Momenti di panico verificatisi intorno alle 16,30 di lunedì 30 settembre. Attimi concitati che per fortuna sono stati gestiti con grande professionalità e calma dai volontari della sede “sud” della Pubblica Assistenza di Livorno. Le due donne avendo visto la drammatica situazione non hanno perso tempo e, caricando la bimba in automobile, hanno bussato alle porte della sede ardenzina dedicata al primo soccorso.
Gli “angeli” che si sono trovati davanti questa situazione disperata hanno subito somministrato ossigeno alla piccola preparandosi anche ad effettuare un eventuale massaggio cardiaco del quale, per fortuna, non vi è stato bisogno. Mamma e nonna avevano comunque chiamato il 118 allertando i professionisti del soccorso di questa situazione ma, essendo fisicamente vicine alla sede della Svs, hanno pensato di raggiungere il luogo presidiato da chi tutti i giorni è in prima linea per salvare le vite. E anche in questo caso è stato così. Dopo la somministrazione di ossigeno la piccolina si è ripresa. Sul posto è comunque intervenuta un’ambulanza della Misericordia di Montenero con medico del 118 a bordo. La bambina è stata dunque trasportata al pronto soccorso solo per precauzione: la piccina per fortuna sta bene grazie al sangue freddo e alla capacità dei nostri angeli senza ali che giorno e notte vegliano su di noi.
La redazione di QuiLivorno.it è riuscita a contattare anche la volontaria, la quale ha preferito rimanere nell’anonimato, che ha accolto per prima i parenti con la piccola, sulla porta della sede di via Ricci. Ecco il suo racconto di quegli attimi concitati. “Si sono precipitate fuori dalla nostra sede con l’auto – spiega la volontaria della Svs raggiunta al telefono – Entrambe urlavano, comprensibilmente, in preda al panico, suonando il clacson della loro auto per richiamare la nostra attenzione. Mi hanno dato la piccola che ho preso subito in braccio. Aveva le labbra viola, non stava respirando. Aveva la febbre alta. Ho subito allertato i miei colleghi e abbiamo applicato la mascherina d’ossigeno alla bambina. Eravamo pronti anche per il massaggio cardiaco ma per fortuna – conclude – non ce n’è stato bisogno. La piccina piano piano si è ripresa. Un grosso spavento, non c’è che dire. Per fortuna siamo riusciti a mantenere il sangue freddo. Subito dopo è arrivata l’ambulanza da Montenero allertata dal 118 dalla mamma e dalla nonna che però hanno deciso di venire subito da noi vista la vicinanza della loro abitazione alla nostra sede. E’ andato tutto per il meglio proprio grazie al lavoro di squadra”.
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