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Bollette Tari, il chiarimento dell’assessora al Bilancio

Martedì 19 Ottobre 2021 — 17:33

L'assessora al Bilancio Viola Ferroni: "Le abitudini con la pandemia hanno visto crescere notevolmente la produzione di rifiuti e solo sui nuclei da tre o quattro ed oltre si sono verificati incrementi, combinato disposto di normativa e metri quadri di ogni abitazione"

“L’arrivo dei bollettini TARI nelle case e nelle aziende livornesi offre l’opportunità di proporre al dibattito pubblico alcune riflessioni che spesso, in un contesto complesso anche dal punto di vista normativo, sfuggono. Le scelte adottate sul bilancio comunale sono state finalizzate a ridurre l’impatto della TARI, ma occorre ricordare alcuni fondamentali passaggi e concetti che ci hanno portato fino a qui. Intanto, non perdere mai di vista che la normativa impone, correttamente, di essere coerenti con il principio del “chi più produce, più paga”. Successivamente, che le bollette 2020 sono state emesse in acconto a luglio perché la TARI non poteva essere approvata prima di dicembre, in attesa che la normativa nazionale indicasse come comportarsi con le aziende chiuse causa pandemia e che valutasse approfonditamente gli effetti del passaggio ad ARERA, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che proprio dal 2020 ha cambiato totalmente le regole del gioco e di formazione del PEF, incrementando la quota variabile della tariffa, cioè quella legata alla produzione del rifiuto riferita al parametro di metri quadri e componenti nucleo familiare. Le famiglie a cui è arrivata la TARI più alta sono quelle con 3 o 4 persone e metri quadri tendenzialmente da 90/100 in poi, al netto delle riduzioni per ISEE. Al netto quindi dell’aspetto finanziario legato al meccanismo di acconto/conguaglio, i numeri vengono in soccorso a chiunque abbia voglia di non fermarsi sulla superficie di un tema che invece è piuttosto complesso: nel 2019 la somma delle singole bollette (comprese le agevolazioni) era di € 37.525.000, nel 2020 siamo passati a 33.734.000 e nel 2021 a € 33.544.000. La TARI più bassa di sempre. Altra cosa è l’articolazione tariffaria ovvero come definiamo quanto ciascuna azienda e famiglia contribuisce nel coprire i 33,5 milioni; e qui il ragionamento è quasi esclusivamente politico. Nei due anni di pandemia le aziende hanno visto ridursi notevolmente le proprie capacità lavorative, in alcuni casi fino alla chiusura totale per diversi mesi consecutivi, con conseguente calo della produzione dei rifiuti. Non sarebbe stato plausibile comportarsi come se nulla fosse accaduto, da qui la scelta di finanziarie agevolazioni con risorse statali e comunali che hanno portato dalla riduzione media del 21% in bolletta per oltre il 68% delle utenze non domestiche fino alla totale esclusione dalla TARI per palestre, musei, cinema, teatri e discoteche. Le restanti utenze non domestiche (negozi di vicinato, alimentari, supermercati) corrispondenti al 20% circa della platea si sono visti recapitare una bolletta sostanzialmente invariata rispetto a quella dell’anno precedente. Le abitudini forzatamente mutate con la pandemia invece hanno visto crescere notevolmente la produzione di rifiuti da parte delle famiglie livornesi, corrispondenti a 78.652 utenze domestiche. La scelta quindi è stata di finanziare con risorse comunali le agevolazioni per togliere la parte variabile (circa metà della bolletta) alle 6.800 famiglie con ISEE inferiore a € 8.265. Sul resto, molto dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare e dai metri quadri dell’abitazione, in una platea che vede il 32% delle utenze domestiche composte da un’unica persona, il 32% da due persone, il 20% da tre e solo il 16% da quattro o più persone. Su alcune delle due ultime fattispecie, ovvero nuclei familiari da tre o quattro ed oltre componenti si sono verificati incrementi, combinato disposto di normativa e metri quadri di ogni abitazione. Gli aumenti hanno quindi riguardato una platea piuttosto ridotta di persone, a cui è riconducibile una crescente
produzione di rifiuti, considerando inoltre che molti dei nuclei familiari composti da quattro o più persone hanno beneficiato della riduzione per ISEE”.

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