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Breschi eletto Accademico d’Onore delle Arti e del Disegno

Martedì 26 Ottobre 2021 — 12:39

L'artista, noto ai più per la "Grande V" di piazza Attias (Love Story il vero titolo dell'opera) ha ricevuto la nomina di prestigio nel giorno dedicato a San Luca, il 18 ottobre, patrono delle Arti

di Giacomo Niccolini

Un’elezione di lustro e prestigio per chi, con la sua arte, è vanto e testimone della livornesità nel mondo. Stiamo parlando di Fabrizio Breschi (nella foto), ai più noto per l’opera che da anni ormai campeggia in piazza Attias, la “Grande V”, rinominata così dai passanti ma che in realtà prende il nome di Love Story. Un’opera che è però solo la punta di un grande iceberg di quella che è l’espressione artistica di un grande artista contemporaneo come Breschi che lo scorso 18 ottobre ha ricevuto la nomina di Accademico d’Onore all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze, una delle più illustri del Paese. La cerimonia è stata celebrata proprio il giorno di San Luca, patrono delle Arti.
Per il nostro concittadino un ennesimo riconoscimento per un uomo che ha messo la sua vita al servizio dell’arte essendone innovatore e ambasciatore in tutte le sue forme. All’artista Breschi giungano forti le congratulazioni vivissime da parte della redazione di QuiLivorno.it.

Biografia di Fabrizio Breschi – Nato a Livorno nel 1950, Fabrizio Breschi rivela un talento precoce nella pittura tanto da partecipare ad un concorso già a 6 anni con un dipinto a olio, che viene respinto perché creduto opera di un adulto. La sua formazione primaria si svolge nella città natale, ma decisiva è la frequentazione di una zia risposatasi a Milano con Dino Bartolucci, noto collezionista d’arte anch’egli livornese, che avvicina Breschi alla conoscenza tanto della ‘nuova’ pittura toscana dei Rontini, Natali, Ranucci, Domenici, quanto alla visita dei luoghi del contemporaneo. Alla Galleria d’Arte Moderna di Via Palestro a Milano il piccolo Breschi capisce di amare i pittori figurativi dei primi del Novecento, oltre a Picasso e al Futurismo in genere.  Alle scuole medie, che frequentò alle Mazzini a Livorno, tutti lo guardano come un marziano, allorché prende il pennello e si dedica al ritratto.  E’ il più giovane partecipante del Premio ‘Fattori’ del 1964 con l’opera ‘Cavalli al sole’.  Nel frattempo frequenta il Liceo Artistico a Firenze ed è allievo di insegnanti della levatura di Quinto Ghermandi, Piero Bigongiari, Dino Caponi e Gastone Breddo.  Nel 1969 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, sezione Pittura. Breschi ritrova come insegnante Gastone Breddo e comincia per lui un periodo molto stimolante di approfondimento culturale e di confronto costante con i classici e col contesto rinascimentale di Firenze.  Nel 1973, poco prima della fine del corso di studi, conosce il pittore e insegnante Aldo Turchiaro, che quell’anno era succeduto a Primo Conti nella cattedra di Pittura dell’Accademia e che intravvede in Breschi un valido collaboratore, tanto da proporgli di diventare assistente della cattedra stessa.  Nel 1986 si trasferisce a Milano, essendo stato nominato titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Una sua opera è installata, dal 2002, sulla facciata del Museo di Arte Cicladica ad Atene in Grecia

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