Buste non biodegradabili nel negozio: scatta la multa
La sanzione per la commercializzazione di buste in plastica non conformi è particolarmente elevata, e va da un minimo di 2.500 ad un massimo di 25.000 euro
Quattro rivendite di prodotti ortofrutticoli sono stati sottoposti ad accertamento e sanzionate dai carabinieri forestali dipendenti dal Gruppo di Livorno per l’utilizzo e la commercializzazione di buste non conformi alla normativa volta alla riduzione dell’uso della plastica. Si tratta di due esercizi a Livorno, uno a Rosignano ed uno a Piombino.
La norma prevede il divieto di utilizzo di buste non biodegradabili e compostabili, e non riutilizzabili, cioè aventi uno spessore inferiore a 100 micron per i generi alimentari.
La norma mira ad eliminare del tutto il ricorso a buste in plastica monouso al fine di ridurre il carico inquinante prodotto da questo tipo di materiale, uno dei più persistenti e pericolosi, specie nel mare, dove producono danni sia perché ingerite da pesci, delfini e tartarughe marine, sia perché in grado di imprigionare organismi incapaci poi di liberarsene.
La sanzione per la commercializzazione di buste in plastica non conformi è particolarmente elevata, e va da un minimo di 2.500 ad un massimo di 25.000 euro. Nonostante diffuse campagne di informazione abbiamo chiarito la illegittimità di questo materiale, alcuni esercizi ritengono di smaltire scorte altrimenti inutilizzabili cedendole ai clienti per l’asporto delle merci.
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