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Campagna “10 minuti”. In Fortezza si parla di mobilità sostenibile

Venerdì 17 Maggio 2019 — 15:30

Secondo i dati della Fiab Livorno in città circolano 60 auto ogni 100 abitanti (a Madrid sono 32 mentre la media italiana è 62, la più alta in Europa) alle quali si aggiungono ben 26 motorini ogni 100 abitanti (prima in Italia)

La Campagna 10 minuti promuove il manifesto italiano per la buona mobilità. Venerdì 17 maggio, alle 18, nella Sala Ferretti della Fortezza Vecchia di Livorno si svolgerà l’evento conclusivo. Dopo  la  campagna sui social  e gli  incontri con  quasi tutti  i  candidati/e  a sindaco, sarò svelato chi ha aderito al manifesto, ma non solo.
Il manifesto è stato scritto da Fiab Livorno ed è sostenuto da altre 15 associazioni livornesi, ambientaliste ma anche sociali, culturali e sportive: Wwf, Legambiente, Lipu, Wwf Pandaciclisti, Reset, Ecomondo, Pro Loco, Associazione Paraplegici, Lega Italiana Lotta ai Tumori, Scout Cngei, Quartieri Uniti Ecosolidali, Uisp Comitato Terre Etrusco Labroniche, Terme del Corallo onlus, L’Acchiapparifiuti e Fridays for Future.

Le 16 associazioni chiedono più città e meno auto, più sicurezza e meno spostamenti su mezzo privato e chiedono soprattutto una visione più “europea” per il futuro di Livorno. Una città sana, bella, accessibile e vivibile è l’unico habitat possibile per l’indispensabile rinascita economica: attrarre investimenti, far crescere il turismo, generare lavoro.

Ma vediamo alcuni dati sulla mobilità urbana presenti nel manifesto di Fiab Livorno. Nel 2017 nel comune di Livorno sono avvenuti 978 incidenti nei quali sono morte 9 persone e 1.218 sono rimaste ferite. Tra il 2014 e il 2017 il numero degli incidenti è leggermente diminuito (- 10%) insieme al numero dei feriti (-15%), mentre il numero delle vittime è purtroppo sostanzialmente stabile.

Nelle città italiane, e a Livorno in particolare, a causa del nostro insensato modo di muoverci perdiamo il 6% del PIL (1.900 euro per ogni cittadino all’anno) in costi sociali, ambientali e sanitari, in cambio continuiamo a procedere ad una velocità media effettiva che oscilla tra 7 e 20 km orari, meno della velocità di una bicicletta quindi. Senza dimenticarci che tra i costi ambientali ci sono i cambiamenti climatici che in Europa sono causati al 27% dalle emissioni del sistema dei trasporti.

A Livorno circolano 60 auto ogni 100 abitanti (a Madrid sono 32 mentre la media italiana è 62, la più alta in Europa) alle quali si aggiungono ben 26 motorini ogni 100 abitanti (prima in Italia). Non è quindi un caso che sia una tra le città più funestate da incidenti stradali gravi e mortali.

L’attuale ripartizione de diversi modi con i quali si muovono i livornesi vede lo spostamento a piedi collocarsi al 12% quello in bici al 13% e quello con i mezzi pubblici al 12% per un totale di spostamenti sostenibili pari al 37%, un miglioramento di soli 4 punti rispetto al 2011 ultima rilevazione Istat. “Siamo lontani dal 70% circa delle migliori città europee – specifica Luca Difonzo della Fiab Livorno – Sono troppi gli spostamenti effettuati in auto e motorino ed è troppo alta la velocità di punta che consentiamo che raggiungano. Non è mai stato così urgente riequilibrare la mobilità cittadina verso una dimensione più sostenibile ed abbattere la velocità di punta a 30 km/h”.
“Le opportunità raggiungibili con un più corretto equilibrio tra le diverse modalità di spostamento vanno oltre l’incremento della sicurezza – spiega Difonzo – perché consentono di avere: velocità diffusa, qualità urbana, qualità dell’aria, spazio pubblico, attrattività di investimenti privati e posti di lavoro, risparmi per le tasche del cittadino e per le risorse pubbliche e l’incremento del turismo. Chiediamo insieme una città più camminabile e ciclabile, una città più accessibile a tutti anche ai più fragili. Vogliamo più città e meno auto. Chi non può camminare o pedalare ha diritto che gli altri gli facciano spazio”.

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