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Chiesa degli Olandesi. Iniziati i lavori per la messa in sicurezza

Mercoledì 13 Marzo 2019 — 16:44

Martedì 13 marzo gli operai dell'Acrobatic System hanno iniziato i lavori per la messa in sicurezza del Tempio. Inizialmente saranno eliminati i resti pericolanti del controsoffitto e successivamente i volontari aiuteranno nella pulizia

di Ilaria Fantoni

Nel lontano 1991, il tempio della Congregazione Olandese-Alemanna, situata di fronte al Fosso Reale sugli Scali Olandesi, fu chiuso al pubblico a causa di un crollo avvenuto all’interno. Martedì 13 marzo, dopo quasi 30 anni, i tecnici e gli operai di “Acrobatic System” finalmente hanno iniziato i lavori per la messa in sicurezza della chiesa neogotica, la quale ha dovuto attendere così tanto tempo per motivi burocratici, appunto, fino alla concessione dei permessi da parte della Sovrintendenza dei Beni Culturali. Il primo passo è stato eliminare i resti pericolanti del controsoffitto ottocentesco, lavoro ancora in corso che sarà portato a termine, approssimativamente, tra pochi giorni.

“Dopo la messa in sicurezza del tempio olandese, quindi, dopo aver rimosso il rischioso controsoffitto, il tetto sarà chiuso di nuovo, proprio com’era prima – racconta Enea Santaniello, membro del Concistoro, che parla a nome della Congregazione Olandese-Alemanna – Successivamente faremo un appello alla città chiedendo un aiuto per la pulizia delle macerie, quindi sarà possibile entrare nella chiesa in sicurezza e in più, tutto sarà a norma dal punto di vista legislativo. A nome della Congregazione ringrazio la piattaforma civica del Comune dei Cittadini perché forniranno volontari che avranno voglia di darci una mano per pulire questo spazio importante e basilare”.
Altro passo successivo fondamentale per garantire ai cittadini l’entrata all’interno della chiesa è la pavimentazione. Ma, per adesso la Congregazione e gli operai al lavoro procederanno passo dopo passo.
Il via dei cantieri, da un punto di vista economico, è stato reso possibile grazie ai cittadini che attraverso la contribuzione alle varie donazioni, in occasioni di concerti e mostre, hanno deciso di voler aiutare a risollevare questo santuario così importante per Livorno da, oramai, più di cento anni. “Per la città questa chiesa rappresenta il simbolo dell’uguaglianza in cui tutti sono accolti – spiega Santaniello – poiché a suo tempo ospitava credenti di nazionalità diverse, dagli olandesi ai tedeschi fino agli svizzeri. L’obiettivo posto dalla Congregazione è quello di restituire a Livorno, città internazionale, questo luogo di culto, per organizzare all’interno eventi culturali e artistici, concerti di musica classica e mostre di un certo livello”.

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