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Corteo, canti e cori per i 98 anni dalla nascita del Pci

Domenica 20 Gennaio 2019 — 09:21

Davanti al Goldoni il ritrovo di circa 500 persone poi il corteo fino al Teatro San Marco. In testa il segretario generale del Partito Comunista Marco Rizzo. Presenti anche tanti giovani e il Coro Garibaldi d'Assalto di Pardo Fornaciari 

di Tommaso Lucchesi

“Bandiera rossa la trionferà!”. E’ sulle note di questo celebre ritornello che circa cento persone si sono riversate alle 15 del 19 gennaio davanti al Teatro Goldoni, sede del grande ritrovo organizzato dal Centro Politico 1921 nonché luogo dove avvenne la storica scissione nel Partito Socialista tra riformisti e rivoluzionari, per ricordare i quasi 100 anni dalla fondazione del Partito Comunista d’Italia. Musica grande protagonista con il Coro Garibaldi d’Assalto di Pardo Fornaciari che ha eseguito tra le altre “Bella Ciao” e “Avanti Popolo” scaldando voci e animi dei presenti prima di iniziare il corteo. Molto ricco ed eterogeneo il gruppo di attivisti riunito in pochi minuti davanti al teatro: dai neofiti a veri e propri veterani, tutti però rigorosamente accomunati dall’immancabile bandiera rossa o da colbacchi in stile russo. Chiediamo a una giovane partecipante cosa spinga ancora oggi tanti ragazzi a scendere in piazza e a ricordare la nascita del comunismo a Livorno: “Innanzitutto l’affezione alla storia della nostra città – risponde Aurora, studentessa livornese – e soprattutto la volontà di non far morire un’ideologia così importante che, a distanza di un secolo, riscuote ancora tanta partecipazione”. Alle 16 la fiumana dei quasi 500 militanti ha raggiunto il Teatro San Marco, nel quartiere Venezia, dove avvenne l’effettiva fondazione del Pci. All’imbocco di via Ricasoli i primi fumogeni e cori inneggianti alle idee di uguaglianza sociale e di antirazzismo. Presente alla testa del corteo anche il segretario generale del Partito Comunista Marco Rizzo, che ha risposto volentieri alle nostre domande: “I valori del comunismo sono di un’attualità sorprendente, vista anche la preferenza della politica italiana degli ultimi anni a prestare aiuto alle oligarchie economiche anziché interessarsi alla distribuzione equa del lavoro e della ricchezza”. Sulla questione se il comunismo sia ancora una soluzione attraente per i più giovani, Rizzo risponde: “Il capitalismo ha più di 800 anni, il comunismo soltanto 100, è un movimento giovane, come lo è anche la maggior parte dei presenti”. Non manca un riferimento alla nostra attualità politica con la prossima chiamata alle urne e alla possibilità che la sezione di Livorno posso avvicinarsi ad altre realtà politiche per allargare il proprio bacino elettorale: “Noi usiamo le elezioni come momento di intensa divulgazione delle nostre idee e confronto con i cittadini. Per questo motivo non ci interessano alleanze o coalizioni atte a dividere il movimento, tantomeno con la sinistra attuale. Le nostre sono alleanze sociali, non politiche”. Riguardo alla forte opposizione alla Lega e alla sua “minaccia” in ambito elettorale, Rizzo chiarisce: “Noi non combattiamo la Lega ma i motivi che hanno spinto i cittadini italiani a votarla“. Al termine della manifestazione, i partecipanti hanno brindato al centro sociale Officina Refugio.

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