Erasmus+, uno spaccato dell’Europa a Livorno
Provincia di Livorno Sviluppo organizzerà incontri e raccoglierà proposte per estendere la partecipazione dei soggetti e valorizzare ulteriormente le risorse del territorio
C’è chi ha imparato la lingua e la cultura di un altro paese, chi ha sperimentato una nuova impresa, chi ha appreso modalità di lavoro e pratiche per diventare più competitivo. Studenti, lavoratori, insegnanti, tutti riportano un’idea concreta e più accessibile di Europa grazie alle mobilità in altri paesi europei. Il programma Erasmus+ dal 2014 ne ha realizzate migliaia per l’educazione degli adulti dando l’opportunità a tantissime persone di mettersi alla prova, imparare, stringere amicizie e creare contatti, aprire la mente ad altri scenari possibili. Nello stesso tempo ha consentito di creare reti tra paesi europei, costruendo strumenti di formazione e pratiche innovative, sperimentate a livello internazionale. Con la nuova programmazione 2021/2026 le risorse del programma saranno probabilmente ampliate, per dare accesso ad un numero più ampio di beneficiari. “Questo è un obiettivo fondamentale da raggiungere per consentire ai territori di essere maggiormente competitivi” afferma Paolo Nanni, amministratore unico di Provincia di Livorno Sviluppo. Lo spaccato emerso venerdì 11 ottobre al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo durante il convegno “L’Europa delle persone: esperienze di Erasmus+ a Livorno” promosso da Provincia di Livorno Sviluppo in occasione delle giornate europee #Erasmusdays, rivela che Livorno è una realtà dinamica e ricca di scambi ed esperienze su questo programma. Dagli alunni dell’istituto “Vespucci” che hanno realizzato un contenitore per il caffè con bottiglie riciclate del ponce livornese, e l’hanno venduto in Spagna ricavando fondi per una causa benefica, al liceo “Cecioni” che farà scambi in Stiria (Austria) per valorizzare turisticamente il mare e le terme, all’istituto “Galilei” che ha coinvolto il personale interno – dal dirigente scolastico al direttore dei servizi amministrativi, da 13 amministrativi, tecnici e ausiliari a 41 docenti – in 664 giorni di permanenza all’estero. Ci sono i progetti per i lavoratori del porto condotti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, quelli per l’integrazione e la cultura del Museo di Storia Naturale della Provincia di Livorno e quelli per partecipare attivamente alla vita sociale, integrarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro di Provincia di Livorno Sviluppo. “Questi progetti sul territorio hanno ricadute materiali – come nuovi prodotti e strumenti per la formazione e il lavoro – ma anche immateriali – prosegue Nanni – perché contribuiscono a cambiare la mentalità delle persone e i comportamenti nella vita sociale, a crescere per diventare più competitivi e innovare i metodi di studio e di lavoro. Per creare una rete tra i tanti soggetti attivi sul programma Erasmus+ Provincia di Livorno Sviluppo organizzerà incontri e raccoglierà proposte per estendere la partecipazione dei soggetti e valorizzare ulteriormente le risorse del territorio”. Al convegno hanno portato un saluto Pietro Caruso, vice presidente della Provincia di Livorno e Cristina Grieco, assessora al lavoro, istruzione e formazione della Regione Toscana.
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