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M5S: “All’ex Atleti 75 migranti: sono troppi”

Martedì 25 Ottobre 2016 — 07:00

Dentro alla struttura sono presenti 75 persone, tutti uomini dai 18 ai 46 anni. In estate i residenti hanno raccolto 500 firme per farli trasferire altrove

Lunedì 24 ottobre, al mattino presto, il capogruppo in Regione del Movimento 5 stelle Enrico Cantone e i due consiglieri comunali Giovanni Fuoti e Marco Galigani si sono recati all’ex Hotel Atleti per un sopralluogo, dove dall’agosto scorso è stato trasferito un gruppo di migranti. Con loro c’era anche la dirigente della Prefettura, Teresa Pugliese. “La nostra presenza è stata richiesta – ha fatto sapere Cantone – dal comitato dei residenti che ci avevano sollecitato a poter fare un’ispezione”. Gli stessi abitanti che in estate avevano raccolto oltre 500 firme contro la trasformazione dell’edificio in un centro da destinare ai profughi.
Al momento quante sono le persone là dentro? Attualmente sono 75, tutti uomini dai 18 ai 46 anni, i quali stanno in una struttura, come è stato spiegato dai consiglieri, gestita dalla Cgs – sans frontières (che risulta essere una società a responsabilità limitata), allestita in fretta e che ancora deve essere completata.
Per Giovanni Fuoti la presenza di 75 persone “fa venire meno quello che è il modello di accoglienza toscano, il quale prevede che i migranti vengano accolti in gruppi di massimo quaranta”. Tuttavia la cifra appariva nel bando della prefettura (che scadrà il 31 dicembre), quindi pare che da questo punto di vista non ci siano irregolarità.
“Un’altra criticità – ha continuato Fuoti – riguarda la carenza, per queste persone, di lavori di pubblica utilità. Questi migranti infatti, fatta salva la parte dedicata alle attività educative, trascorrono il tempo senza fare niente di costruttivo, mentre alcuni di loro parlano già l’italiano o sono in grado di fare alcuni lavori”. Quello dell’accoglienza in queste strutture per i Cinque Stelle è un modello da superare: “La nostra volontà – ha affermato Marco Galigani – è quella di far accogliere negli alberghi piccoli gruppi: qui ci troviamo in un ambiente “chiuso”. In generale ciò che vogliamo è che turismo e integrazione possano convivere”. Ma ciò che chiedono con più forza i pentastellati è che la Prefettura non emetta bandi ma dia la possibilità al Comune di confrontarsi e soprattutto di potersi registrare ai bandi Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che si basano sull’accoglienza diffusa. Cosa che darebbe modo all’amministrazione di gestire direttamente le risorse che arrivano.

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