Filobus tra le idee per la mobilità sostenibile del futuro
Piano della mobilità sostenibile atto primo all’auditorium Pamela Ognissanti. L'obiettivo è portare in Giunta il nuovo piano entro luglio del 2020. Le prime linee di intervento
Piano della mobilità sostenibile (PUMS) atto primo. Il 25 settembre all’auditorium Pamela Ognissanti si è svolto il primo incontro, a cui hanno partecipato circa cento persone, per parlare del volto che la città dovrà assumere nei prossimi anni dal punto di vista della mobilità sostenibile appunto. “Le tante persone oggi qui presenti – ha esordito il sindaco – dimostrano che la mobilità è una delle tematiche più sentite dai cittadini. Esistono varie difficoltà che devono essere risolte e allo stesso tempo bisogna capire che la mobilità si lega a doppio filo con l’economia”. “Non vogliamo però un piano calato dall’alto, anzi vogliamo ascoltare le persone – gli ha fatto eco l’assessore Giovanna Cepparello – La nostra priorità sarà tutelare le categorie più deboli come anziani, bambini e disabili”. Ancora non c’è niente di definitivo, tuttavia gli esperti della Sintagma, società perugina che avrà l’onore di redarre il piano, hanno delineato alcune linee di intervento.
Il primo intervento riguarderà, vista anche la conformazione e la storia della nostra città, la mobilità dolce: l’idea dell’ingegnere Tito Berti Nulli è quella di superare il concetto di pista ciclabile lasciando spazio a quello di itinerario, ovvero mettere insieme piste ciclabili e zone 30. Il nuovo codice della strada nelle zone 30 considera che pedoni e ciclisti abbiano stessi diritti e stessi doveri. “Sarà messo al primo posto l’uomo e non le auto”. Il secondo intervento prevede il ripensamento del trasporto pubblico: è qui che si fa strada l’ipotesi di poter introdurre a Livorno linee di filobus o di tramvia. Ciò sarebbe necessario anche in chiave turistica e di collegamento con i varchi portuali, per i quali potrebbe essere ripensata una collocazione più strategica. “Il piano della mobilità che abbiamo in mente – ha detto l’ing. – si pone anche l’obiettivo di ridurre le emissioni acustiche e atmosferiche e per far questo pensiamo al car sharing o al car pooling”. Un tema sul tavolo sono i parcheggi scambiatori o le cerniere della mobilità: a Livorno gli stalli presenti sono circa 20.000 e sulla questione sosta è intervenuto anche il presidente di Tirrenica mobilità Gabriele Vannucci: “C’è l’impegno di mettersi a un tavolo col Comune per rispondere alle esigenze di amministrazione e cittadini. Un incontro è fissato per il 2 ottobre, in cui ci siamo posti l’obiettivo di discutere su come semplificare il sistema della sosta”. Il cammino per la redazione del piano della mobilità è appena iniziato, tuttavia davanti a noi abbiamo delle tappe che dovrebbero portare entro luglio del 2020 all’adozione in giunta del piano.
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