Fortezza Vecchia, la protesta delle associazioni di persone con disabilità
S.I.L. Livorno, Paraplegici Livorno e Oltre per Livorno in campo per chiedere, senza bandiere politiche, che la struttura diventi al più presto luogo di inclusione. Appello di Melis
La Fortezza Vecchia si erge a protezione del porto di Livorno da ormai circa cinquecento anni. Un luogo simbolo della città, che però ancora non è accessibile a tutti: per questo il 19 gennaio sono scese in campo le associazioni di persone con disabilità S.I.L. Livorno, Paraplegici Livorno e Oltre per Livorno. (QuiLivorno.it ha già affrontato il tema della accessibilità della Fortezza: un esempio a questo articolo). “Noi oggi siamo qui a protestare per la considerazione umana che a nostro avviso manca – ha spiegato Claudio Rigolo, presidente S.I.L. – di certo non battiamo bandiera politica, ma vogliamo riconosciuti i diritti fondamentali dell’uomo. Più e più volte abbiamo inoltrato richieste che sono cadute nel vuoto: non è possibile che un monumento così importante per la città, che ospita anche molti eventi, non sia luogo di inclusione. Noi siamo pronti anche a consigliare e seguire da vicino le opere di integrazione, come del resto abbiamo sempre fatto. Abbiamo chiesto 15 giorni all’Autorità Portuale e al Comune: non vorremmo farlo, ma poi saremo costretti ad andare per vie legali. Speriamo che questo incontro non resti una chiacchierata come al solito”.
La vignetta sarcastica realizzata in occasione della protestaPresente all’incontro anche il consigliere comunale Marco Cannito che si è detto disponibile e aperto a sottoporre la questione specifica nei palazzi comunali, oltre che all’upgrade effettivo della struttura, e il consigliere regionale Monica Pecori che si è unita alle richieste delle associazioni.
La parola al garante comunale dei disabili Maurizio Melis – “La Fortezza Vecchia è una struttura medievale studiata per essere inaccessibile e dunque è impensabile che si possa rendere accessibile al 100% in meno di un anno. Nonostante questo, e nonostante il Garante comunale non abbia alcuna competenza né potere diretto su questa struttura, siamo riusciti a sensibilizzare i vertici dell’Autorità portuale che in questi mesi hanno finanziato e completato alcuni interventi importanti. Quelli strutturali, al contrario, sono stati bloccati dai revisori dei conti dell’Autorità di sistema, visto che, è bene non dimenticarlo, la Fortezza è di proprietà del Demanio. A questo punto lancio un appello allo stesso Demanio, affinché prenda l’impegno di cofinanziare gli interventi strutturali più importanti, anche perché non è possibile che tutto sia in capo alla port authority che ha il bene in concessione solo fino al 2020. Se si vogliono raggiungere risultati significativi, serve un’azione corale e coordinata”.
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