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Foto-trappole per le discariche abusive

Sabato 3 Novembre 2018 — 11:28

Gli apparecchi installati dal Comune scattano foto a chi abbandona i rifiuti grazie a dei sensori di movimento. Multate sette persone: dovranno pagare una sanzione di 600 euro

Sono meccanismi di rilevazione di movimento installati dal Comune in via Enriques, nella zona industriale, denominati “foto-trappole” e fatti per “beccare” i furbetti che cercano così di inquinare la zona lasciando sul ciglio della strada materiale inquinante e ingombrante (in pagina due scatti effettuati dagli apparecchi in funzione in via Enriques e forniti alla redazione di Quilivorno.it dalla polizia municipale). Da quando sono state installate, nei primi mesi del 2018, ad oggi, sono già state pizzicate sette persone che hanno dovuto pagare una multa salata di 600 euro. Un modo per cercare di fermare definitivamente questo fenomeno di abbandono fuori dalle regole e sempre più diffuso nelle zone periferiche cittadine.

UN’IMMAGINE SCATTATA DALLA FOTO-TRAPPOLA DI VIA ENRIQUES PER PUNIRE CHI ABBANDONA I RIFIUTI (foto fornita dalla polizia municipale)

“Per questa amministrazione la lotta all’abbandono dei rifiuti è una priorità assoluta – spiega l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Vece – e infatti abbiamo messo in campo risorse e personale per arginare questi delinquenti, perché di questo si tratta. Nei primi mesi dell’anno, grazie alle foto-trappole e alle indagini svolte dalla polizia municipale, siamo riusciti ad individuare 7 persone, responsabili di aver trasformato le aree di via Enriques in una discarica a cielo aperto. Per tutti loro è scattata una sanzione di 600 euro, ma qui si apre il paradosso: il Comune paga le foto-trappole, la municipale fa tutto il lavoro di indagine, noi ripuliamo l’area ma poi i proventi delle sanzioni vanno alle Province. Così non fosse potremmo incrementare controlli e dispositivi di sicurezza”.
“L’altro grande lavoro che stiamo facendo – conclude Vece – è quello preventivo insieme ad Aamps. Abbiamo infatti notevolmente migliorato il servizio di ritiro ingombranti a domicilio e nel 2018 i cittadini che ne hanno fatto uso sono praticamente triplicati. Segno che funziona bene. Ora che le richieste si stanno moltiplicando, i tempi di attesa si stanno leggermente allungando ma stiamo già lavorando per tornare ai cinque giorni previsti. Anche grazie a questo servizio contiamo di sconfiggere il fenomeno dell’abbandono in strada”.

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