Grotta delle Fate, sos dei commercianti

C’è un rischio vero e concreto per le oltre 50 aziende e i 300 dipendenti del centro commerciale Grotta delle Fate che sorge nell’omonima via martoriata dall’alluvione del settembre 2017: quello di dover chiudere i battenti a causa dei lavori per il riassetto idrogeologico, di imminente programmazione, che chiuderebbero la strada al transito veicolare per circa un anno.
A lanciare l’allarme è proprio Federico Pieragnoli, direttore della Confcommercio di Livorno. “C’è preoccupazione da parte di tutto il tessuto imprenditoriale, sia quello commerciale che artigianale – spiega il numero uno della Confcommercio locale durante una conferenza stampa avvenuta nel quartier generale di via Serristori – Molte sono le imprese a rischio, parliamo di circa 50 aziende e dei relativi addetti, intorno ai 300. Per quanto riguarda il rischio idrogeologico non ci sono dubbi: i lavori si faranno. Il problema è trovare una soluzione, in quanto non possiamo permettere che così tanti esercizi siano tagliati fuori, proprio adesso, in un momento di totale crisi economica“.

Il portavoce dell’intera via Grotte delle Fate, Daniele Bartolozzi, lancia un grido di aiuto per risolvere al più presto, e in modo più agevole, la viabilità di tutta la zona coinvolta. “Ho una casa alluvionata a Salviano, non ho più nulla- racconta Bartolozzi – I lavori per risolvere questa difficile situazione possono partire sin da subito, l’unico problema è trovare la soluzione giusta e come alternativa non vedo altro che una strada a senso unico alternato“.

Ciò che viene richiesto, quindi, non è solamente l’inizio dei lavori, ma soprattutto il poter essere coinvolti anche per conoscere le vere problematiche che si potrebbero presentare. “E’ un momento di difficoltà per le imprese e non possiamo permettere di far chiudere 13 mesi un’arteria stradale importante per la viabilità dei commercianti – spiega il direttore Pieragnoli – Nessuno può permettersi di fare alcun danno a queste imprese e a tutti i lavoratori. Pertanto chiediamo che la nostra richiesta di aiuto venga ascoltata, anche per poter avere la possibilità di essere coinvolti all’interno di questi lavori e cercare una viabilità alternativa. Abbiamo fatto anche una richiesta di accesso agli atti, sia all’amministrazione comunale sia al Genio civile”.

La paura che assale gli imprenditori è quella di essere esclusi, insieme alle loro attività commerciali, dalla circolazione stradale, e conseguenzialmente di dover abbandonare obbligatoriamente il proprio lavoro.
Marco Quilici e Massimiliano Pellegrini, due commercianti del supermercato “Di più” spiegano che per loro la situazione è davvero sensibile, in quanto sono consapevoli del rischio che la loro attività potrebbe correre. “La strada secondaria che cammina intorno alla campagna non è adeguata per poter essere un’alternativa per la viabilità – afferma Quilici – E’ sempre trafficata da tir e quindi diventa pericolosa”.
Il direttore della Confcommercio precisa che, non solo è importante trovare una viabilità alternativa, ma ciò che deve essere preso in considerazione è anche “la parte economica riguardo ai lavori futuri”.

La questione Grotte delle Fate si porta avanti con la richiesta da parte dei commercianti di poter accedere agli atti affinché possano essere coinvolti nello sviluppo del progetto. Inoltre viene richiesto di eseguire i lavori solamente dopo aver trovato un accordo con i rappresentanti e aver ascoltato le loro esigenze.
“Nell’ipotesi in cui i cantieri dovessero aprire subito – conclude Bartolozzi – ci troveremo e discuteremo perché bisogna difendere il nostro posto di lavoro. Prima di morire, lotto”.