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Il Paddle è arrivato in città e conquista i primi livornesi

Giovedì 23 Gennaio 2020 — 15:45

Si gioca con una racchetta simile a quella da tennis ma non esiste il fuori campo. Le pareti di fondocampo fanno parte dell'area di gioco e sono sponde

di Giulia Bellaveglia

Avete presente il gabbione da calcio? Qui si gioca con le mani e all’interno di un gabbione di vetro. Stiamo parlando del Paddle, o meglio, del Paddle tennis. Lo sport sta prendendo piede anche in città. Ad importarlo, per primo, a Livorno è stato il Tennis House Livorno. “L’idea di aprire a questa disciplina nel nostro centro – racconta il direttore e maestro di tennis Andrea Floris – mi è venuta quando ho assistito ad una dimostrazione di Paddle tennis circa cinque anni fa nel corso di una manifestazione di tennis a Roma”. Poche ma importanti regole caratterizzano questa variante del tennis. Si gioca con una racchetta simile a quella da tennis ma non esiste il fuori campo. Le pareti di fondocampo fanno parte dell’area di gioco (20×10 metri) e quindi se la palla rimbalza su tali muri può essere respinta con la racchetta. “E’ molto divertente e socievole – conclude Floris – Inoltre è praticabile da tutti anche dai bambini a partire dagli otto anni d’età e, in generale, da chi non ha mai avuto esperienza di tennis”.

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