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Il “Villano” cambia casa

Lunedì 8 Giugno 2020 — 15:32

La statua lascia la zona di largo Fratelli Rosselli, la cui piazza verrà riqualificata con panchine e luoghi di ritrovo, e troverà posto nello spazio tra la piazza del Municipio e gli uffici della Provincia, in maniera tale da essere tappa turistica per i percorsi turistici del centro storico

di Filippo Ciapini

Tornerà presto a splendere uno dei simboli più rappresentativi della città. La celebre statua del Villano, rappresentante la storica resistenza popolare del 1496 contro le offensive dell’imperatore Massimiliano I d’Austria, seguirà un percorso di restaurazione e ricollocazione a partire dalla giornata di lunedì 8 giugno (foto di Lorenzo Amore Bianco).
“La città di Livorno ha diversi luoghi storici e noti come i Quattro Mori, la Terrazza Mascagni e le due fortezze – ha detto il sindaco Luca Salvetti – Come la targa di porta San Marco, anche il Villano rappresenta un momento storico. Racconta di come i villici si posero di fronte a chi voleva comandare militarmente, è un simbolo vero”. Come detto poi dal sindaco stesso, fu un’idea nata dalla precedente amministrazione e che ha trovato compimento con l’attuale giunta, grazie anche all’associazione cittadina “Repubblica dei Villani” che da qualche anno a questa parte si è fortemente battuta per la riqualificazione del monumento, contribuendo economicamente alle questioni logistiche. “E’ la fine di un percorso durato anni – ha sottolineato con soddisfazione Lenny Bottai, portavoce dell’Associazione – l’80% dei costi sono stati coperti da noi, questo è il simbolo più legittimo della nostra città, è giusto che i livornesi sappiano che cosa ricordi. La sua riqualificazione significa voler bene alla città andando oltre ogni diaspora”.
Lasciata la zona di largo Fratelli Rosselli, la cui piazza verrà riqualificata con panchine e luoghi di ritrovo, Il Villano si adagerà nello spazio tra la piazza del Municipio e gli uffici della Provincia, in maniera tale da essere tappa turistica per i percorsi turistici del centro storico. Prima però, subirà un importante trattamento di restauro in un laboratorio di Calenzano in quanto, la lega di rame di cui è fatta, è molto soggetta alla corrosione a causa dell’inquinamento e della forte presenza di cloro. Verrà così fatta una pulitura selettiva e differenziata a seconda dell’intensità di degradazione con un consistente intervento di inibizione della corrosione. Tra le varie opere di “ringiovanimento” verrà valutata anche la ricostruzione della spada, deturpata nel tempo dagli agenti atmosferici e chimici. Per quanto riguarda le tempistiche si parla di circa un mese per la restaurazione mentre ancora da capire sono quelle relative alla costruzione del nuovo basamento che, in ogni caso, ospiterà due targhe, una storica e descrittiva della statua stessa mentre l’altra ricorderà l’impegno dei cittadini livornesi per aver dato nuova linfa ad uno dei monumenti più autentici della città di Livorno.

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